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Indonesia. Attentato a Giacarta, almeno sette morti

giovedì 14 gennaio 2016
Una serie di attentati terroristici "in stile Parigi" con esplosioni provocate anche da kamikaze e scontri a fuoco tra assalitori e polizia ha scosso stamani il centro di Giakarta, provocando 7 morti (tra cui 5 attentatori) e 20 feriti. Uno dei due civili morti è canadese. Tra i feriti ci sono anche un olandese, un tedesco, un algerino e un austriaco.L'attentato è stato rivendicato da un gruppo legato al Daesh, che ha detto di avere come obiettivo cittadini stranieri. Si tratta del primo attacco terroristico a Giakarta dopo quello contro gli hotel Marriott e Ritz nel 2009. La polizia ha annunciato dopo ore di intervento sul posto che l'assalto è finito e che le forze di sicurezza hanno ripreso il controllo della situazione.In tutto le esplosioni sono state sette nel quartiere che ospita ambasciate e un ufficio dell'Onu. La prima è stata avvertita quando nella capitale indonesiana erano circa le 10.30 del mattino (le 4.30 in Italia), vicino all'incrocio tra via Thamrin e via Wahid Haysim e almeno un'altra è avvenuta vicino al quartier generale delle Nazioni Unite, su via Thamrin. Tre kamikaze, inoltre, avrebbero preso di mira un vicino caffè Starbucks, situato nel palazzo Skyline. Il presidente dell'Indonesia, Joko Widodo, ha condannato gli attacchi e ha ordinato al capo della polizia nazionale e al ministro per gli Affari politici e la sicurezza di catturare i responsabili. Per il momento gli attentati - "hanno voluto imitare le azioni terroristiche di Parigi", ha detto la polizia - non sono stati rivendicati e non è chiaro se si tratti di un'operazione del Daesh, ma le autorità del Paese avevano messo in guardia la popolazione contro minacce credibili il mese scorso ed avevano rafforzato le misure di sicurezza nelle chiese, negli aeroporti e in altri siti a rischio in tutto il Paese. Gli attentati seguono infatti una minaccia del Daesh il mese scorso, quando lo Stato islamico aveva preannunciato un'azione che avrebbe messo l'Indonesia "sotto la luce dei riflettori".In Indonesia, il Paese con il più alto numero di musulmani al mondo, prevale un Islam moderato ma è anche presente una frangia conservatrice, e si calcola che tra le file del Daesh in Siria e Iraq siano presenti anche militanti indonesiani.Secondo alcune informazioni sarebbero stati arrestati quattro sospetti attentatori.