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LIBIA. La sfida di Gheddafi: «La Nato sarà sconfitta»

venerdì 17 giugno 2011
La tv libica ha diffuso oggi un discorso via audio di Muammar Gheddafi nel quale il leader libico ha promesso di sconfiggere la Nato che sta tentando di rimuoverlo da Tripoli. "Questa è la prima volta che affrontano una nazione armata di milioni di persone", ha detto Gheddafi. "Saranno sconfitti, l'alleanza sarà sconfitta". L'emittente ha fatto sapere che l'audio diffuso è quello di una "telefonata fatta con il fratello leader oggi, 17 giugno", anche se non è stato possibile verificare questa notizia. "Noi siamo nel nostro paese e siamo determinati a rimanervi e a difenderlo...Noi rimarremo, rimarremo qui. Lasciate che usino anche bombe nucleari", ha detto il leader libico, prima di riferirsi ai ribelli che stanno cercando di deporlo, definendoli "traditori" e "codardi". I ribelli libici e le forze governative si sono scontrate oggi, con pesanti colpi di artiglieria, vicino a Zlitan, città della Libia occidentale, mentre gli insorti hanno cercato di avanzare verso il territorio controllato dalle truppe di Gheddafi, a est della capitale Tripoli.NATO: L'ISOLAMENTO DI GHEDDAFI AUMENTA"L'isolamento di Gheddafi aumenta" e "il tempo non è dalla sua parte". Mentre "la Nato porterà a termine la sua missione" ed "ha piena fiducia che l'Alleanza ha ed avrà le risorse" per farlo. È quanto hanno sostenuto i portavoce della Nato, Oana Lungescu e Mike Bracken, in una conferenza stampa tenuta contemporaneamente nel quartier generale dell'Alleanza Atlantica a Bruxelles e nella base di Napoli, mentre il segretario generale Rasmussen incontrava il suo omologo della Organizzazione dellaConferenza Islamica, Ekmeleddin Ihsanoglu."Stiamo vedendo che la combinazione di pressione militare e di crescente pressione politica sta funzionando - ha detto Lungescu -. La Nato sta sistematicamente colpendo ogni anello della catena assassina di Gheddafi e sta salvando ogni giorni migliaia di vite. Nel frattempo cresce l'isolamento internazionale di Gheddafi. Il Senegal l'altro giorno ha riconosciuto il Cnt, così come ha fatto il Canada, andando ad aggiungersi a molti altri, tra i quali Francia, Italia, Spagna, Germania ed Emirati ArabiUniti".La portavoce ha poi sottolineato che il parlamento svedese ha approvato il prolungamento della missione per tre mesi. Il generale Mike Bracken, portavoce militare dell'Operazione Unified Protector, commentando le ipotesi di un progressivo ritiro di mezzi ed in particolare un possibile ritiro di una portaerei francese in autunno, ha affermato che "la Nato è fiduciosa di avere le risorse per portare a compimento la sua missione" aggiungendo che "il comando compie le operazioni con i mezzi che gli vengono dati", ma in ogni "noi compiremo il mandato".CLINTON: IN LIBIA STRUPRI COME STRUMENTO DI GUERRA"In Libia è la regola, e non certo l'eccezione, una vicenda come quella di Imam al-Obeidi, la giovane ricercatrice che il 26 marzo irruppe nella hall di un hotel di Tripoli frequentato dai giornalisti stranieri, edenunciò di essere stata sequestrata, picchiata e ripetutamente stuprata da soldati governativi: è la regola perchè il regime di Muammar Gheddafi ha fatto delle violenze a sfondo sessuale, in particolare contro le donne, veri e propri "strumenti di guerra". Questa l'accusa lanciata dal segretario di Stato americano, Hillary Rodham Clinton, attraverso un comunicato ufficiale diramato a Washington.