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Medio Oriente. Gaza, la tregua non regge: ancora raid nella notte. Ucciso palestinese

Redazione Esteri mercoledì 27 marzo 2019

La fragile tregua tra Hamas e Israele non ha retto durante la notte: da Gaza sono partiti nuovi razzi, almeno due, che sono stati intercettati dalla cupola dell'Iron Dome prima di raggiungere la località di Ashkelon. Le sirene sono scattate, di nuovo, verso le 4 del mattino (le 3 in Italia). Qualche ora prima i caccia dell'aviazione israeliana avevano bombardato altri obiettivi di Hamas nel sud dell'enclave palestinese, tra cui un compound militare e una fabbrica di armi a Khan Yunis. I raid sono arrivati in risposta
al lancio di un razzo e di palloni incendiari e perché nel pomeriggio di ieri alcuni miliziani avevano dato alle fiamme
una postazione delle forze armate israeliane. L'esercito ha avvertito che considera Hamas, che governa de facto l'enclave, responsabile di tutta l'attività militare che arriva dalla zona, e si è detto pronto a "diversi scenari e a intensificare la sua attività se necessario". L'escalation che porta i territori a un passo dalla guerra è iniziata lunedì quando un razzo lanciato dalla Striscia ha
centrato un'abitazione in Israele, ferendo sette persone tra cui tre bambini. Poche ore dopo, Israele ha risposto attaccando
cinquanta obiettivi militari, tra cui l'ufficio del capo di Hamas
. Le milizie hanno replicato con decine di razzi. La tregua annunciata poco dal movimento islamista, non è stata riconosciuta da Israele.
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ritornato in anticipo dalla visita negli Stati Uniti, si è incontrato ieri con il capo di Stato maggiore, Aviv Kochavi, e ha dato ordine di muovere nel settore del Comando meridionale - in prossimità dell'enclave palestinese - un'altra divisione di fanteria e un battaglione di artiglieria. Inoltre, è stata approvata la mobilitazione di riserve aggiuntive.
Parlando in collegamento video alla conferenza Aipac (American Israel Public Affairs Committee) a Washington - alla quale era atteso ma che ha dovuto saltare per l'escalation improvvisa - il leader del Likud ha assicurato che è pronto a "fare molto di più". "Faremo quello che è necessario per difendere il nostro popolo e il nostro Stato". "Hamas deve sapere che non esiteremo ad entrare e a prendere tutti i provvedimenti necessari" per "la sicurezza di Israele ", aveva assicurato poco prima. Intanto la Siria ha richiesto la convocazione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo che il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha riconosciuto la sovranità israeliana sul territorio siriano delle Alture del Golan.

Un ragazzo palestinese di 18 anni, Sajed Abed al-Hakim Mizher, un infermiere volontario, è stato colpito invece a morte stamane nel campo profughi di Deheishe (presso Betlemme, in Cisgiordania) durante scontri con l'esercito israeliano. Lo rende noto l'agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui altri quattro giovani sono rimasti feriti in quegli incidenti, iniziati quando una unità militare è entrata nel campo per compiere arresti. In Israele questo incidente non è stato ancora commentato.