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ASSEMBLEA NAZIONALE. La Francia boccia le nozze gay

martedì 14 giugno 2011
La destra francese fa quadrato contro il matrimonio omosessuale in Francia. In particolare, l'Assemblea nazionale di Parigi ha respinto oggi con 293 voti contro e 222 favorevoli una proposta di legge dell'opposizione socialista che aveva l'obiettivo di consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Tutta la sinistra ha votato a favore, mentre una larga maggioranza della destra si è opposta, seguendo le direttive impartite dal governo del presidente Nicolas Sarkozy. "Nel mio entourage, ho tanti amici che sono gay, ma non ne conosco nemmeno uno che vuole sposarsi. Al contrario, ne conosco tantissimi, quasi tutti, che sono felici di poter stringere un Pacs", aveva detto poco prima del voto alla radio RTL il portavoce del governo Francois Baroin, ribadendo il no dell'esecutivo di destra del presidente Nicolas Sarkozy alla proposta di legge socialista. Parole in linea con quelle del deputato della maggioranza di destra Ump Michel Diefenbacher. "Non dobbiamo seguire il vento o cedere agli effetti della moda", ha detto, aggiungendo: "Siamo contro l'omofobia ma non vogliamo alterare nell'incoscienza collettiva l'immagine e la funzione del matrimonio". Per Patrick Bloche, il deputato socialista che ha preparato il testo di legge respinto oggi dall'Assemblea Nazionale, l'obiettivo era "prima di tutto di spazzar via una discriminazione". Tantopiù, ha ricordato, che la proposta legislativa riguardava solo le nozze gay e non il diritto di adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Il socialista ha anche sottolineato che sette Stati europei hanno riconosciuto il matrimonio omosessuale (Olanda, Belgio, Norvegia, Svezia, Portogallo, Spagna, Islanda). Sulla questione è intervenuta anche la leader dell'estrema destra francese Marine Le Pen, dicendo provocatoriamente che se si autorizzano le nozze gay bisogna autorizzare anche la poligamia.