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IN FRANCIA. Nozze gay, la legge in Senato. Ma a Parigi la protesta continua

giovedì 4 aprile 2013
Il progetto di legge sulle nozze gay in Francia passa oggi al vaglio del Senato, ma se le discussioni prenderanno il via solo nel pomeriggio, le azioni di protesta di quanti si oppongono alla legge sono già iniziate.
  Già dall'alba una sessantina di manifestanti ha cominciato a protestare davanti al palazzo del Luxembourg, a Parigi, sede del Senato. Lanciano un appello alla “primavera francese”. Altri si sono presentati alle 6 sotto casa della senatrice centrista Chantal Jouanno con cornetti, caffè e fiori al grido «un padre e una madre, è elementare» per incoraggiarla a votare contro la legge.   Nuove azioni di protesta sono previste lungo tutta la giornata: il collettivo La Manif pour tous (Manifestazione per tutti), all'origine dei grandi cortei anti nozze gay del 13 gennaio e del 24 marzo, organizza un raduno alle 18. Intanto un nuovo movimento contrario alla legalizzazione del matrimonio per le coppie di omosessuali ha cominciato a emergere in questi ultimi giorni. Si fanno chiamare «Hommen» (un nome che si ispira apertamente a quello del gruppo femminile Femen), portano delle maschere e manifestano a torso nudo per chiedere che il progetto di legge venga ritirato.   Il Senato francese dovrà comunque tenere conto anche dell'opinione pubblica che è fortemente spaccata. L'ultimo sondaggio dell'Istituto CSA, reso noto oggi, indica, infatti, che non tutti i francesi sono favorevoli al matrimonio gay: il 16% si dichiara «piuttosto contrario», a cui si unisce il 26% che è «interamente contrario».  Sulla questione dell'adozione dei bambini da parte delle coppie gay le divisioni nell'opinione pubblica sono sempre più nette: il 56% non è favorevole all'adozione da parte di coppie gay, dato che è cresciuto dal dicembre 2012 quando si attestava intorno al 48%.