Mondo

Budapest. «Fermate la guerra e non verremo in Europa»: la lezione del giovane siriano

giovedì 3 settembre 2015
"Fermate la guerra in Siria, per favore. Fermatela adesso e noi non verremo in Europa". Nel giorno in cui la foto del corpicino senza vita di un bimbo siriano ha sconvolto il mondo, è ancora una volta un ragazzino, con disarmante lucidità, a spiegare la soluzione per fermare l'esodo dei profughi in fuga verso l'Europa. I siriani non vi piacciono? - dice - fermate la guerra e non verranno più. A inviare questo messaggio, breve ma molto chiaro, è un ragazzino siriano di 13 anni, fuggito con la sorella dalla città di Daraa e approdato a Budapest insieme con altre migliaia di rifugiati.
"I siriani hanno bisogno d'aiuto adesso", è l'appello lanciato in inglese alle telecamere di Al Jazeera da questo piccolo profugo che, nonostante l'età, dimostra di avere una visione tragicamente lucida sul destino di chi, come lui, è scappato da un Paese devastato e si trova catapultato in una realtà altrettanto critica.     "I siriani non piacciono ai poliziotti, in Serbia come in Ungheria, in Macedonia come in Grecia - dice il ragazzo visibilmente provato -. Ma per favore aiutate i siriani. Fermate la guerra e noi non verremo in Europa. Non vogliamo venire in Europa. Per favore fermate la guerra in Siria adesso". Anche questo video, come la foto del piccolo siriano più sfortunato di lui, sta facendo il giro del mondo.