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FEBBRE SUINA. Messico, i morti salgono a 152 Il virus arrivato in Europa

lunedì 27 aprile 2009
Il bilancio "probabile" e provvisorio dell'epidemia di influenza da suini in Messico sale da 149 a 152 morti. Lo ha annunciato il ministro della Sanità messicano, Josè Angel Cordova. Cordova, in una dichiarazione precedente, aveva evocato un  possibile rallentamento nel ritmo dei decessi a causa dell'influenza dei suini. Riunione Ue. L'Unione europea ha convocato per giovedì una riunione d'emergenza dei ministri della Salute dei Ventisette per valutare la minaccia posta dall'influenza suina. Lo ha riferito la presidenza di turnodel'Ue. Il caso spagnolo. Poco dopo la decisione è arrivata la conferma del primo caso europeo: "Le autorità spagnole ci hanno appena confermato l'esistenza di un primo caso nell'Unione europea". Lo ha detto a Bruxelles Nina Papadoulaki, portavoce del commissario europeo alla Salute Androula Vassiliou, nel corso di una conferenza stampa sull'influenza suina. Il ministero della Sanità spagnolo ha confermato un caso di infezione. I casi sospetti in Spagna erano fino a questa mattina dieci - 17 secondo il quotidiano El Mundo - e il ministro della Sanità, Trinidad Jimenez, aveva assicurato che la situazione era sotto controllo. Il caso dovrebbe riferirsi a una giovane di 21 anni che è stata ricoverata in ospedale nella città sudorientale di Hellin, dopo essere tornata da un viaggio in Messico. Un'altra 21enne è stata ricoverata a Barcellona: sei giorni fa era tornata dal Messico.Due casi anche in Scozia. Primi due casi di influenza suina in Gran Bretagna. Due persone ricoverate in un ospedale della Scozia dopo un viaggio in Messico sono risultate positive al virus. Lo ha annunciato il ministro della Sanità scozzese, Nicola Sturgeon.Paura a Venezia, ma non è febbre suina. Il primo test rapido effettuato su una donna di 31 anni originaria del Veneto orientale e ricoverata a Venezia dopo sintomi influenzali sospetti al rientro dalla California, esclude il contagio da influenza suina. Lo ha detto Enzo Raise, primario di malattie infettive all'ospedale SS Giovanni e Paolo di Venezia. Le condizioni della donna, ricoverata nel reparto Malattie infettive dell'ospedale di Venezia per motivi precauzionali, "sono giudicate buone e non è in pericolo di vita", ha riportato in una nota l'Ulss 12 veneziana, un'azienda sanitaria di Venezia-Mestre.Un comunicato sui test effettuati è atteso entro il pomeriggio. Interpellato al telefono, un portavoce del ministero della Sanità ha detto che al momento non risultano in Italia casi confermati di influenza suina e che sono in corso accertamenti sul caso segnalato a Venezia. "L'allarme è scattato nella tarda serata di domenica, quando la signora, con febbre molto alta, ha chiamato il 118. Quando la giovane donna ha detto di essere appena rientrata da San Diego, in California -- zona nella quale si sono verificati alcuni casi di influenza suina -- è scattato il protocollo di misure precauzionali", prosegue la nota. "È stata trasportata all'ospedale di Venezia e ricoverata in isolamento. Un campione di sangue è stato inviato all'Università di Padova per essere sottoposto a un test molto veloce capace di riconoscere in breve tempo l'eventuale ceppo del virus dell'influenza suina A-H1N1". "Si tratta di un caso solo sospetto, dove sono in corso accertamenti, dunque nulla di drammatico. È una persona che sta bene, ha solo un pò di febbre", aveva detto lo stesso Raise alle tv. "I sintomi sono simili a quelli dell'influenza tradizionale", ha detto l'Ulss 12. "Mal di gola, febbre elevata e dolori articolari, patologie ben controllabili con i farmaci di cui disponiamo".  Bilancio grave in Messico. L'epidemia è al momento diffusa in 10 Stati del Messico, mentre le morti sono limitate al Messico, la febbre si è diffusa agli Stati Uniti, con 20 casi registrati, ed al Canada, 6 casi. Ci sono comunque  motivi di speranza dal fatto che la maggior parte dei contagiati in Messico, secondo le stime del governo, sono guariti.Gli ospedali statunitensi stanno monitorando i pazienti che mostrano sintomi influenzali e altri Paesi hanno imposto controlli sanitari agli aeroporti, mentre l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha avvertito che il virus ha il potenziale per divenire pandemico.Usa, proclamato stato d'emergenza sanitaria. Gli Stati Uniti hanno dichiarato lo stato d'emergenza sanitaria, anche se le autorità hanno invitato a non lasciarsi prendere dal panico. Il segretario per la Sicurezza nazionale, Janet Napolitano, ha spiegato che la dichiarazione dello stato d'emergenza è una procedura standard che permette di attivare meccanismi interni per accelerare leoperazioni. In ogni caso circa 12 milioni di dosi dei farmaci antinfluenzali Tamiflu e Relenza stanno per essere consegnati agli Stati in cui si ritiene ce ne sia bisogno. La Casa Bianca, come è d'obbligo dopo l'11 settembre e la successiva psicosi antrace, ha smentito anche qualsiasi ipotesi di connessioni tra l'allarme influenza ed eventuali attentati bio-terroristici.Città del Messico serrata. ll settore del turismo e quello del commercio messicani potrebbero essere colpiti dalla crisi, e una nuova pandemia rappresenterebbe un colpo grave all'economia mondiale, che sta già vivendo la peggiore recessione da decenni a causa della crisi dei mercati finanziari. Resa pubblica venerdì scorso, l'epidemia si è trasformata in un incubo per il Messico, che già deve fare i conti con una violenta guerra tra i cartelli della droga e con la recessione, ed è divenuta rapidamente uno dei più grandi allarmi sanitari globali negli ultimi anni.A Città del Messico, con i suoi 20 milioni di abitanti, i musei sono stati chiusi e numerosi eventi pubblici, dai concerti a una gara di corsa, annullati. Le partite di pallone si giocheranno oggi a porte chiuse. Gli abitanti hanno fatto incetta di bottiglie d'acqua e cibo in scatola, ai fedeli è stato raccomandato di restare in casa e di seguire la messa domenicale alla tv .Gli esperti internazionali si riuniranno domani, martedì, per trasmettere poi un parere all'Oms sulla necessità o meno di dichiarare la pandemia, cioè un'epidemia globale di una malattia considerata seria.Rischio pandemia. La nuova variante influenzale, un mix di virus suini, aviari e umani, rappresenta il più grave rischio di una pandemia su larga scala da quando l'influenza aviaria è comparsa nel 1997, provocando la morte di diverse centinaia di persone. I nuovi ceppi virali possono diffondersi rapidamente perché nessuno è naturalmente immune e occorrono mesi per sviluppare un vaccino. L'influenza è caratterizzata da febbre, dolori muscolari, gola infiammata e tosse secca. Alcune vittime della nuova febbre suina hanno riportato anche vomito e diarrea. La maggior parte dei deceduti erano persone tra i 25 e i 45 anni: un fatto che preoccupa, perché un segno caratteristico delle pandemie del passato è stato l'alto tasso di decessi tra i giovani adulti in buone condizioni di salute. Le case farmaceutiche intanto hanno annunciato di essere in grado di fornire milioni di dosi di farmaci e anche di essere pronte a lavorare a un nuovo vaccino.