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EGITTO. Il Cairo, invasa l'ambasciata israeliana

sabato 10 settembre 2011
Si aggrava il bilancio delle violenza in nottata nei pressi dell'ambasciata di Israele al Cairo. Secondo fonti della sicurezza le vittime sono tre, mentre i feriti sono più di mille. Ieri sera, l'assalto dei manifestanti egiziani al nuovo muro di protezione dell'ambasciata israeliana al Cairo sembrava finito lì, con la demolizione del muro stesso. Ma in tarda serata, centinaia di dimostranti hanno dato l'assalto all'ambasciata, entrando dentro, lanciando documenti dalle finestre e costringendo l'ambasciatore a una precipitosa fuga in aeroporto. Il premier Netanyahu ha chiamato Obama per chiedere aiuto, il presidente americano ha invitato l'Egitto a garantire la sicurezza della rappresentanza diplomatica. Il ministro dell'Interno egiziano ha dichiarato lo stato di allerta, decine di blindati sono accorsi sul posto e ci sono stati scontri tra forze di sicurezza e manifestanti. Alla base di tutto una manifestazione di protesta per il raid israeliano che ha provocato la morte di alcune guardie di frontiera egiziane un paio di settimane fa.La situazione è precipitata, costringendo l'ambasciatore e il personale diplomatico ad abbandonare l'edificio: l'intero staff è già rientrato in Israele. Ma la tensione non si è abbassata: nel quartiere dell'ambasciata abbandonata si è scatenata una sparatoria. Tutta la zona è apparsa stamattina come un vero campo di battaglia, con strade lastricate di pietre e automobili bruciate. L'area è presidiata da decine di cellulari della polizia, di agenti e soldati.Il premier israeliano Netanyahu ha definito «un serio incidente» quanto accaduto, dicendosi al contempo sollevato per il fatto che sia stato «evitato un disastro» e ringraziando in particolare «il presidente (degli Usa) Barack Obama per il suo aiuto». Grazie alle pressioni della Casa Bianca un commando egiziano è infatti intervenuto per salvare sei uomini dell'intelligence israeliana, che si erano riparati dietro una porta blindata. Ora sarà il console israeliano, delegato agli Affari di Stato e rimasto al Cairo, a reggere l'ambasciata evacuata la scorsa notte.