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ULTIMATUM. Egitto, l'esercito: 48 ore per rispondere al popolo​

lunedì 1 luglio 2013
Tensione alle stelle in Egitto, dopo che l'esercito si è schierato apertamente con la piazza antigovernativa. Le forze di sicurezza hanno arrestato 15 guardie del corpo del numero due dei Fratelli Musulmani, Khairat el-Shater. In serata il presidente MohamedMorsi ha incontrato il ministro della Difesa e capo delle forze armate, il generale Abdel Fattah al-Sisi, insieme al premier Hisham Qandil.Nel pomeriggio al Cairo la folla radunata in piazza Tahrir e intorno al Palazzo Presidenziale di al-Ittahadeya ha accolto con un'esplosione di giubilo l'ultimatum impartito dai vertici militari alle forze politiche: 48 ore per rispondere alle richieste del popolo. Poi l'esercito si riterrà obbligato a presentare una road map la cui applicazione sarà controllata "direttamente". Per le strade della capitale la notizia è stata seguita da caroselli di auto che chiedevano le dimissioni di Morsi e inneggiavano al generale al-Sisi.In una dichiarazione letta sulla tv di Stato, al-Sisi ha definito le proteste di massa di ieri una espressione "senza precedenti" della volontà popolare.Intanto quattro ministri sono usciti dal governo per schierarsi al fianco dei manifestanti. Ha lasciato il suo posto anche il consigliere militare di Morsi, Sami Anan, in segno di solidarietà con i dimostranti. Dimissionario il governatore di Ismailiya, Hassan el Hawi,nominato poche settimane fa da Morsi. L'opposizione chiede al presidente di lasciare il potere entro domani alle 17, altrimenti sarà "disobbedienza civile". Si aggrava il bilancio degli proteste di ieri: sono 20 le vittime degli scontri fra dimostranti pro e anti Morsi.