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Pakistan. La denuncia di Acs: «Due studentesse cattoliche uccise da un poliziotto»

Redazione Internet giovedì 18 maggio 2023

Due studentesse, tra cui una bambina di 9 anni, il 16 maggio scorso sono state uccise e altre cinque ferite da un poliziotto che ha aperto il fuoco contro una scuola cattolica missionaria in Pakistan.

Lo ha riferito la Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre - Italia sottolineando in una nota che la scuola, gestita dalle suore della Presentazione della Beata Vergine a Sangota, nella provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa, è stata presa di mira intorno alle 14:00, quando gli studenti si stavano preparando a lasciare la scuola in un furgone. «Sono stato preso dal panico dopo aver visto il sangue sul piede di mia figlia. Il veicolo era parcheggiato all'interno della scuola quando è iniziata la sparatoria», ha spiegato un genitore.
I genitori scossi e arrabbiati hanno bloccato la strada fuori dalla scuola subito dopo la sparatoria. Alam Khan, un agente di polizia inviato a febbraio alla Sangota Public School per garantire sicurezza, è stato arrestato nell'ambito dell'indagine in corso.
«È un assassino, arrestato con l'arma dell'offesa. Prometto ai genitori che rispetteremo i criteri di giustizia. I nostri cuori sono tristi», ha detto ai media Shafiullah Gandapur, ufficiale di polizia del distretto di Swat (DPO).

«La dichiarazione iniziale del DPO alla direzione della scuola è stata che l'agente 'era malato di mente' e sospeso 'due volte per comportamento violento'», ha detto ai media locali l'arcivescovo di Islamabad-Rawalpindi monsignor Joseph Arshad. «Chiediamo una punizione per l’agente per evitare simili tragedie in futuro», ha aggiunto monsignor Arshad, il quale ha anche invitato 448 istituti educativi gestiti dalla Chiesa a tenere una giornata di preghiera in solidarietà con la Sangota Public School.
La Commissione ecumenica per lo sviluppo umano ha esortato il governo ad agire. «Le minoranze religiose hanno il cuore spezzato. Ci sentiamo minacciati e insicuri di fronte al crescente terrorismo nel Paese, in preda a tumulti economici e politici. Preghiamo per le anime delle defunte e per la guarigione dei sopravvissuti, presi di mira mentre erano lì solo per ricevere un'istruzione», ha affermato James Rehmat, direttore esecutivo.

Secondo quanto riportato da Acs-Italia, nel 2008, furono proprio i taleban a bombardare la Sangota Public School per aver fornito un'istruzione inglese alle ragazze, accusando le suore di convertire giovani ragazze musulmane al cristianesimo. La scuola è stata riaperta nel 2012 dopo che l'esercito pakistano ha ricostruito l'istituto, situato su una collina.