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Giappone. Disabile costretto a strisciare per salire sull'aereo

Redazione Esteri mercoledì 28 giugno 2017

Una compagnia di volo low cost, gravi carenze, regole insulse, l’implacabile rigidità nell’applicarle. E, probabilmente, una forte dose di stupidità. Sono gli ingredienti che hanno costretto un uomo disabile a salire su un aereo strisciando sulla scaletta con l’aiuto delle sole mani. È successo in Giappone, un mese fa, ma la notizia sta circolando solo ora, insieme alle scuse del vettore.

Hideto Kijima, 44 anni, tornava lo scorso mese a Osaka dalla località turistica di Amami, una piccola isola nel sud del Giappone. Con la sua sedia a rotelle è arrivato, insieme a tutti gli altri viaggiatori, sulla pista per scoprire che nell’aeroporto non era disponibile alcuno scivolo o mezzo per l’imbarco di passeggeri disabili. Ha chiesto la collaborazione del personale di volo ma niente: si è sentito rispondere che le regole di sicurezza della compagnia – la Vanilla Air – impedivano a chiunque di sostenerlo sulle scalette. Kijima, che è paralizzato dal bacino in giù, non si è perso d’animo: si è issato sulle mani e ha fatto tutti i 17 gradini.


Le scuse della compagnia

Kijima è partito. È arrivato. E ha raccontato tutto sul suo blog. Ora la Vanilla Air si scusa – «Siamo spiacenti di aver causato un tale disagio», ha detto il portavoce – e garantisce che all’aeroporto è stata imposta la presenza di un mezzo per l’imbarco dei passeggeri disabili. Meglio tardi che mai.