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California. Allarme-diga rientrato: tornano a casa quasi 200mila cittadini

Redazione Esteri mercoledì 15 febbraio 2017

Quasi 200mila abitanti della California evacuati per il rischio di una violenta inondazione in seguito al danneggiamento della diga più alta degli Stati Uniti, sono tornati nelle loro case in assenza di rischi immediati. L'ingiuzione di evacuazione, che riguardava 188mila persone, è stata revocata dalla polizia e ridotta a semplice allerta. Gli abitanti devono però tenersi pronti a fuggire di nuovo perché «le condizioni possono cambiare rapidamente», ha scritto sulla sua pagina Facebook la polizia della contea di Butte, dove si trova al diga di Oroville. Secondo la polizia il livello del lago di Oroville, uno dei principali bacini della California, creato da una diga alta 238 metri, è diminuito dopo essere pericolosamente salito fino quasi al livello di guardia a seguito di piogge torrenziali, che hanno posto fine ad anni di siccità.

La corsa contro il tempo

Negli ultimi giorni le autorità si sono lanciate in una corsa contro il tempo per svuotare il lago prima dell'arrivo di nuove intemperie, rilasciando tremila metri cubi d'acqua al secondo negli ultimi giorni. Da domani sono attese nuove tempeste sull'ovest degli Stati uniti, ma è prevista neve, che non dovrebbe impattare nell'immediato sul livello del lago. La diga tiene, ma i due canali di scarico delle acque che sono stati aperti la scorsa settimana sono stati danneggiati rapidamente. Una parte del canale principale è crollata e quello di emergenza, attivato per la prima volta in 50 anni, ha cominciato a cedere. Situato a 120 chilometri a nord di Sacramento, rischiava di rovesciare fiumi d'acqua sui paesi della zona invece di incanalare le acque verso il fiume Feather. Secondo Brad Alexander, portavoce del protezione civile californiana, al momento la situazione a Oroville «è stabile», lo scarico delle acque prosegue mentre si preparano i lavori di riparazione dei due canali di scarico.