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Coronavirus. Nel mondo oltre 33mila morti. Trump cede e chiude fino al 30 aprile

I.Sol. lunedì 30 marzo 2020

I contagiati da Coronavirus in tutto il mondo sono più di 707mila con oltre 33.500 decessi.

In Francia
La Francia registra 292 morti da Coronavirus nelle ultime 24 ore. Il totale delle vittime nel Paese sale quindi a 2.606. Intanto sono stati superati i 40.000 contagi accertati, così come ha reso noto il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, precisando che nelle ultime 24 ore 359 nuovi pazienti sono entrati nelle terapie di rianimazione, che hanno raggiunto un totale di 4.673 pazienti. Il direttore ha poi precisato che d’ora in avanti sarà questo il numero sul quale si baseranno le autorità sanitarie per valutare l’andamento della curva della propagazione del virus. La mortalità generale nel Paese è aumentata del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Reuters


In Gran Bretagna
La numero due della Sanità britannica Jenny Harries ha affermato che potrebbero servire sei mesi per tornare alla normalità e rimuovere le restrizioni imposte. E in una lettera ai cittadini il premier Boris Johnson ha ammesso che "le cose andranno ancora peggio prima che possano migliorare". Intanto i decessi nel Paese sono ormai 1.228, con un incremento di 209 casi in un solo giorno. In totale i positivi hanno superato quota 19.500.

In Spagna
Crescita inarrestabile in Spagna dove i contagi sono saliti quasi a 79 mila e i decessi oltre quota 6.500. In una sola giornata sono stati registrati altri 838 morti. Il governo spagnolo ha approvato la chiusura di tutte le attività produttive nel Paese, eccezion fatta per le filiere essenziali. L'"ibernazione" costerà almeno 4 punti di Pil, pari a 49 milioni di euro, ha calcolato il quotidiano iberico El Pais.

In Germania
Sono saliti a 58.246 i contagi da Coronavirus in Germania, mentre le vittime sono 455. Sono questi gli ultimi dati della Johns Hopkins University sullo Stato. Stando al Robert Koch Institut, che riferisce dei positivi fino alla mezzanotte di oggi, i contagi sono 52.547 e 389 morti. Nel giro di un giorno in Germania, stando a quest’ultima fonte, si sono registrate almeno altre 4.000 nuove persone infettate.

In Portogallo
Il Portogallo ha annunciato che fino almeno al primo luglio regolarizzerà i richiedenti asilo nel paese, per garantire loro assistenza sanitaria durante l’epidemia di COVID-19. La misura vale per tutti quelli che hanno già presentato la richiesta. Richard Danziger, direttore regionale dello IOM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, si è complimentato su Twitter con il governo portoghese, guidato dal 2015 dal socialista António Costa.
I casi di contagio registrati nel Paese sono quasi 6.000, per un totale di 119 morti ufficialmente conteggiate. L’esercito sta distribuendo cibo ai senzatetto nelle città.

Negli Stati Uniti

Gli Usa contano oltre 135 mila casi e 2.400 morti. Ma il capo dell'istituto per le malattie infettive Anthony Fauci ha spiegato che le vittime americane potrebbero arrivare a 200 mila, con un totale di milioni di contagiati.Secondo il presidente Donald Trump se l'amministrazione riuscisse a contenere l'infezione fino a non superare le 100 mila vittime "avremmo fatto un gran bel lavoro". Il picco negli Usa potrebbe arrivare tra un paio di settimane, ha affermato ancora Trump, annunciando l'estensione delle misure di distanziamento sociale almeno fino al 30 aprile. La situazione d'emergenza si registra soprattutto nello Stato di New York con quasi 60mila casi e oltre 1.000 morti. Sia il governatore Andrew Cuomo sia il sindaco Bill De Blasio hanno sottolineato l'emergenza legata alla mancanza di materiale sanitario. Dopo che la Casa Bianca ha escluso una chiusura totale, il Centro per il controllo delle malattie infettive ha chiesto di ridurre all'essenziale gli spostamenti da e verso lo Stato di New York, il New Jersey e il Connecticut.

Reuters

In India

Decine di migliaia di persone in India – uomini, donne, bambini – stanno fuggendo a piedi dalle città per tornare nelle campagne dopo il lockdown deciso dal premier Nerendra Modi per far fronte all’emergenza Coronavirus. La chiusura totale ha lasciato centinaia di famiglie senza lavoro, che hanno deciso così di tornare nelle zone rurali d’origine, muovendosi a piedi, essendo fermi anche i trasporti.
Modi ha chiesto scusa al Paese per le misure adottate e ha spiegato che «non c’è altro modo per affrontare l’emergenza». Il premier ha disposto un lockdown di tre settimane, iniziato il 25 marzo. Una chiusura che ha lasciato di fatto migliaia di persone senza lavoro e mezzi di sostentamento, da qui la decisione di tornare in campagna. Spostamenti di massa che hanno come conseguenza l’eventualità di aumentare il contagio.

In Cina
Sono stati registrati 31 nuovi casi di contagio, 30 sono contagi di ritorno, mentre uno è stato registrato nella provincia di Gansu. La Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha reso noto che i decessi sono saliti a 3.304 con i 4 nuovi casi riferibili all’Hubei, la provincia epicentro della pandemia. I contagi di ritorno sono adesso 723, di cui 93 risoltisi con la guarigione e 630 sotto trattamento ospedaliero (19 i casi gravi). Le infezioni sono 81.470 nel complesso, di cui 2.396 sono pazienti in cura e 75.770 guariti.

In Corea del Sud
Sono 78 i nuovi contagi registrati in Corea del Sud, in calo rispetto a 105 di sabato. Secondo Korea Centers for Disease Control and Prevention, i morti sono 158, sei le nuove vittime. Mentre i casi totali nel Paese sono saliti a 9.661, 4.275 sono attualmente in cura, mentre 5.228 sono stati dimessi dagli ospedali, portando il tasso di guarigione al 54%.