Mondo

La storia. Un pozzo unisce Congo e Italia

Lucia Capuzzi sabato 27 febbraio 2021

Don Roméo a Komono

Ce l'hanno fatta. Nonostante le difficoltà aggiuntive provocate dalla pandemia. La parrocchia di Cristo Re e il giovane sacerdote Roméo Mvouli sono riusciti a portare l'acqua nel piccolo villaggio di Komono, a quattrocento chilometri dalla città più vicina della regione di Lekomou, nel cuore del Congo Brazzaville. Grazie a una raccolta, a cui hanno collaborato anche molti italiani, il 18 febbraio è stato terminato un pozzo profondo 60 metri e dotato di una pompa manuale. Domani la piccola fonte - che garantirà un approvvigionamento idrico continuo e pulito agli abitanti - sarà benedetta al termine della Messa ed entrerà ufficialmente in funzione.

«E' un risultato apparentemente piccolo ma molto importante per la gente di Komono. La loro vita potrà migliorare in modo concreto", ha spiegato il parroco, don Roméo. La mancanza d'acqua potabile, nonostante la disponibilità di fiumi, è un »problema cronico nel Congo Brazaville, pui volte denunciato con forza dai vescovi. In tempo di Covid, la sua carenza aumenta il rischio di contagio.