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Medio Oriente. Tre israeliani uccisi in Cisgiordania. Netanyahu: colpa dell'Anp

Redazione Internet martedì 26 settembre 2017

Un soldato israeliano in Cisgiordania (Reuters)

Tre ufficiali di sicurezza israeliani sono stati uccisi questa mattina in un attacco condotto nelle vicinanze di un insediamento israeliano in Cisgiordania, non lontano da Gerusalemme. Lo rivelano fondi di polizia e sanitarie.

«Le unità di polizia hanno risposto a un attacco terroristico vicino a Har Hadar», ha detto in un comunicato il portavoce della polizia Miki Rosenfeld, confermando la morte dei tre israeliani. Quattro persone sarebbero rimaste gravemente ferite.

Chi è l'assalitore

L'assalitore è un palestinese di 37 anni, Nimer Jamal, di Beit Sourik con regolare permesso di lavoro in Israele. È arrivato ai cancelli dell'insediamento assieme a un gruppo di manovali palestinesi e ha aperto il fuoco sui guardiani da distanza ravvicinata. Poi è stato ucciso dalla polizia. Ora la sua casa sarà rasa al suolo. Sono decine di migliaia i palestinesi che ogni mattina si spostano per lavorare in Israele o negli insediamenti, attratti dai guadagni più alti.

Netanyahu: colpa dell'Anp

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dichiarato che «l'attacco terroristico di questa mattina è frutto della sobillazione dell'Autorità nazionale palestinese» (Anp). E ha aggiunto: «Mi aspetto che Abu Mazen condanni l'attentato e non cerchi di giustificarlo».

Hamas esulta: Intifada

L'attacco si iscrive nell'ondata di violenze palestinesi contro gli israeliani, quasi tutte con coltelli, cominciata nell'ottobre 2015: almeno 285 i palestinesi o arabi israeliani uccisi insieme con una cinquantina di israeliani. Negli ultimi mesi gli attacchi erano diventati più sporadici. Il movimento islamista Hamas ha detto che l'attacco in Cisgiordania è «un nuovo capitolo dell'Intifada».

L'attacco

Intorno alle 7.15 ora locale l'assalitore si è presentato alle porte di Har Adar con gli altri palestinesi che si sottoponevano ai controlli prima di cominciare la giornata lavorativa nella colonia. Il suo atteggiamento ha destato sospetti e le forze israeliane di guardia gli hanno intimato di fermarsi. Il palestinese ha tirato fuori una pistola, uccidendo tre israeliani prima di essere a sua volta ucciso. Le vittime, oltre al palestinese, sono un poliziotto di frontiera e due guardie di sicurezza, tutti tra i 20 e i 30 anni. Il quarto israeliano ferito, trasportato nell'ospedale Hadasah a Gerusalemme, versa in gravi condizioni.