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IN ASIA. Terremoto in Cina Più di 160 i morti

sabato 20 aprile 2013
È salito a 161 morti e oltre 5mila feriti il bilancio del terremoto avvenuto oggi nella Cina sudoccidentale. Una scossa di 6,9-7 gradi di magnitudo che ha colpito la contea di Lushan. Nella regione stanno arrivando gli aiuti, tra cui 30mila tende e 50mila coperte. A sedici ore dal terremoto, sono state registrate 846 scosse di assestamento.
L'evento sismico si è verificato nella provincia cinese del Sichuan, dove nel 2008 un altro violento sisma provocò la morte di quasi 90mila persone. L'epicentro del sisma è stato individuato nella città di Yàan, nel sud ovest della Cina, che si trova a 140 km da Chengdu, la capitale della provincia. Siti web e messaggi sui microblog cinesi affermano invece che tra morti e feriti le vittime sarebbero centinaia. Secondo le autorità cinesi il sisma è stato di magnitudo 7, mentre l'Istituto sismologico americano sostiene che sia stata del grado 6.6 della scala Richter. La scossa si è verificata alle 8.02 di mattina locali (le 2 in Italia), ed è stata avvertita sia a Chengdu che nella vicina metropoli di Chongqing. Testimoni hanno riferito che alcune case sono state fortemente danneggiate dal sisma. Un migliaio di persone sono ferite e di queste più di cento sono in condizioni "serie", secondo l'agenzia Nuova Cina. Nella zona sono attivi circa seimila soccorritori, tra cui duemila soldati dell'Esercito di liberazione popolare. Il premier Li Keqiang si è recato sul posto con un elicottero militare. Il capo del governo di Pechino ha assicurato che verranno prese "tutte le misure possibili" per aiutare le vittime e minimizzare i decessi. L'aeroporto di Chengdu è stato chiuso per alcune ore per permettere di organizzare i soccorsi. I residenti affermano che la zona del disastro è costantemente sorvolata da elicotteri dell'esercito. La situazione è grave ma non come nel 2008, secondo le autorità locali.​​