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Geopolitica. Cina e Russia, l'alleanza di ferro (del gas)

Redazione Esteri lunedì 2 dicembre 2019

Putin (a destra) e Xi a San Pietroburgo lo scorso 7 giugno (Ansa)

Il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo cinese Xi Jinping, in video collegamento rispettivamente da Sochi e da Pechino, hanno tenuto a battesimo il lancio del gasdotto "Forza della Siberia", costruito da Gazprom, che fornirà alla Cina, a regime, 38 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Il contratto fu firmato nel 2014 sull'onda della crisi ucraina e del grande gelo fra Russia e Occidente. "Il rapporto energetico fra Russia e Cina raggiunge un altro livello", ha detto Putin dando il via alle forniture. "Lo sviluppo delle relazioni russo-cinesi è e rimarrà una traiettoria prioritaria nella politica estera di ciascuno dei nostri Paesi", ha commentato a sua volta il presidente cinese Xi Jinping.

Il gasdotto, lungo 3 mila chilometri, trasporterà il gas dai centri di produzione di Irkutsk e Yakutia ai consumatori dell'Estremo Oriente russo e quindi in Cina, attraverso la rotta orientale. Il prezzo di fornitura del gas è uno dei segreti di Stato più inaccessibili della Russia di Putin ma, stando a indiscrezioni pubblicate da alcuni media russi, varrà circa 400 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi 30 anni. Alla cerimonia di lancio del gasdotto ha partecipato anche l'amministratore delegato di Gazprom Alexei Miller, che si trovava presso la città di confine fra Russia e Cina Blagoveshchensk, dove è dislocata una stazione di pompaggio del gasdotto. "Quest'anno celebriamo i 70 anni da quando sono stati stabiliti i legami diplomatici tra Russia e Cina e iniziamo le forniture alla Cina", ha affermato Putin. "Questo passaggio porta il partenariato strategico russo-cinese nel settore energetico a un livello completamente nuovo e ci avvicina all'obiettivo di un interscambio commerciale di 200 miliardi di dollari entro il 2024", ha rimarcato Putin.

La Cina è il maggiore consumatore e importatore mondiale di energia. I due paesi stanno già parlando di un secondo collegamento, noto come Power of Siberia 2, che servirebbe le aree industriali sulla costa orientale della Cina. La Cina gestisce anche il gasdotto Asia centrale-Cina, che porta gas principalmente dal Turkmenistan attraverso l'Uzbekistan e il Kazakistan. Il consumo cinese di gas è aumentato negli ultimi dieci anni, con un balzo del 33% negli ultimi due anni, secondo l'Agenzia internazionale per l'energia. Cresciute del 43per cento le importazioni: circa due quinti provengono dal gasdotto Asia centrale-Cina, mentre il resto arriva principalmente dall'Australia, dal Qatar, dalla Malesia e dall'Indonesia. La domanda è cresciuta perché il governo ha costretto milioni di fabbriche a passare dal carbone al gas.