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Mozambico. Caritas intensifica gli sforzi dopo il nuovo ciclone

Paolo M. Alfieri venerdì 3 maggio 2019

La distribuzione degli aiuti da parte della rete Caritas

Si intensifica l’impegno di Caritas in Africa australe, dopo il nuovo ciclone (Kenneth) che si è abbattuto lo scorso 25 aprile sulle coste delle Isole Comoros e del Mozambico settentrionale nei distretti di Quissanga, Macomia e Cabo Delgado, a soli 40 giorni dal passaggio del ciclone Idai. La traiettoria e la minore densità di popolazione hanno scongiurato il ripetersi della devastazione provocata da Idai, tuttavia interi villaggi sono stati spazzati via e si contano almeno 9 vittime e oltre 50.000 nuovi sfollati riparatisi in centri di accoglienza, tra cui alcune chiese. Da un bilancio ancora provvisorio risultano 45.000 abitazioni danneggiate, di cui circa 7.000 completamente distrutte, danni significativi alle strutture pubbliche, tra cui il reparto di maternità dell’ospedale di Macomia, 5 centri sanitari e diverse scuole.

In Mozambico la situazione delle scuole è particolarmente difficile. Sono almeno 75 le classi rese inagibili dal ciclone Kenneth che si aggiungono alle molte altre già danneggiate nell’area di Beira. Inoltre, come il precedente, anche il ciclone Kenneth ha colpito nel pieno della stagione agricola compromettendo la gran parte del raccolto della zona, uccidendo centinaia di capi di bestiame e lasciando così le famiglie senza fonti di sostentamento fino alla prossima stagione.

A seguito di questa ulteriore calamità, la rete Caritas ha intensificato l’impegno per l’assistenza alla popolazione colpita. La più grande chiesa di Pemba è attualmente adibita a centro di accoglienza per circa 1.000 persone e molti volontari si sono mobilitati. Oltre all’aiuto alimentare, le priorità immediate sono ripari di urgenza, materiale e strutture igienico-sanitarie, acqua potabile, zanzariere, servizi per la salute. Caritas di Pemba sta pianificando interventi d’urgenza nei distretti di Ngade, Palma, Mocimboa da Praia, Mueda e Muidumbe.

Proseguono inoltre le attività nelle aree colpite dal ciclone Idai. A Beira 4.550 persone sono assistite con aiuti alimentari e a oltre 2.100 famiglie sono stati forniti ripari d’urgenza. Nella diocesi di Quelimane si stanno distribuendo teloni, kit igienico sanitari e utensili da cucina a circa 5.000 persone nel distretto di Mopeia. A Chimoio, sono stati forniti aiuti alimentari a 700 famiglie e in due aree adibite all’accoglienza degli sfollati è stata avviata la distribuzione di teloni, beni alimentari, utensili da cucina e sementi a 300 famiglie.

Anche in Malawi, prosegue l’aiuto alimentare e nutrizionale: 4000 sacchi di grano sono stati distribuiti agli orfani assistiti dai padri monfortani nelle missioni più colpite dal ciclone. E in Zimbabwe Caritas ha avviato un piano di intervento multisettoriale di 12 mesi per 2.075 famiglie (circa 10.000 persone) nei sette distretti più duramente colpiti: Chimanimani, Bikita, Chipinge, Gutu, Zaka, Buhera, e Chikomba.

Caritas Italiana, che appoggia questi interventi grazie anche al contributo di un milione di euro dall’otto per mille alla Chiesa cattolica, rinnova l’appello alla solidarietà con la popolazione colpita dai due cicloni, non solo per la riposta ai bisogni immediati, ma anche per la fase della ricostruzione e della riabilitazione in parte già in atto e che richiederà uno sforzo significativo nei prossimi mesi.