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Povertà e solidarietà. La sfida della Caritas ad Atene

giovedì 19 febbraio 2015
"La nostra mensa ad Atene era nata anni fa per dare un aiuto ai rifugiati, ora in fila per mangiare qualcosa di caldo ci sono sempre più greci. La crisi ha moltiplicato le richieste di aiuto e noi cerchiamo di fare il possibile per migliorare la vita della gente, almeno di qualcuno". A parlare è Evelina Manola, la coordinatrice dei Centri di ascolto di ascolto di Caritas Grecia. Nel giorno in cui il governo greco ha inviato all'Eurogruppo la richiesta di proroga di sei mesi dei finanziamenti, Manola sottolinea, in un'intervista, quanto sia importante che questa richiesta venga accolta perché "ormai da noi alla Caritas viene gente di tutti i ceti, di tutte le età, in molti hanno perso il lavoro". In un Paese in cui la religione prevalente è quella ortodossa e "i cattolici sono solo lo 0,5% della popolazione, Caritas è una piccola organizzazione con risorse limitate. Ma la crisi che ha investito il Paese ci ha spinto a rafforzare tutti i nostri interventi e a fare ogni giorno un passo in avanti", dice l'operatrice. La sfida: mettere insieme il pranzo con la cena Mettere insieme il pranzo con la cena è oggi una delle sfide di molte persone che prima non erano povere. "Ora vengono alle nostre mense per avere un pasto caldo anche persone della classe media. Famiglie con bambini. Anziani soli. Ex impiegati. Ad Atene quello che era nato come centro per i rifugiati distribuisce ogni giorno pasti per 300-320 adulti e 60-80 bambini. Ma la gente che viene ci chiede anche vestiti, pacchi alimentari. Per molti è diventato un lusso un pasto caldo o anche poter pagare una bolletta". Aumento drammatico della povertà I Centri gestiti dalla Caritas in tutto il Paese sono una decina ma sono diverse le parrocchie che hanno aperto negli ultimi anni centri di ascolto, dove si cerca di far fronte alle necessità. "Ho visto in questi anni un aumento drammatico della povertà e dell'esclusione sociale e la vita dei cittadini è molto peggiorata, le richieste alle organizzazioni come la nostra, sono crescenti". L'aiuto da parte di altre Caritas Caritas Hellas fa fronte alle richieste anche grazie alle partnership avviate con diverse consorelle, tra le quali Caritas Italiana. "È una specie di gemellaggio con scambi non solo legati alla solidarietà, ma anche culturali. Grazie all'aiuto di Caritas italiana, per esempio, abbiamo cominciato a tenere traccia delle persone che vengono ai nostri centri per conoscere meglio le esigenze e dare risposte più efficaci". La storia di una giovane donna Evelina Manola è a Roma per la presentazione del Rapporto di Caritas Europa. E viene proprio dalla Grecia la testimonianza che viene mostrata al convegno, quella di una giovane donna che cresce da sola due figli. Fa la donna delle pulizie ma "nell'ultimo anno i guadagni sono diminuiti del 40%. Quello che guadagno basta appena per l'affitto e le bollette. Accetto l'aiuto della Caritas ma essenzialmente sopravviviamo. Compro solo l'essenziale. Quando abbiamo dovuto traslocare in una casa più piccola, i bambini mi hanno detto: 'Mamma! ora non sappiamo dove mettere i giocattolì. Nonostante tutto non ho smesso di sperare nel futuro".