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Libertà religiosa . In preghiera per i missionari rapiti

sabato 5 aprile 2014

Si chiamano Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri i due sacerdoti di Vicenza sequestrati nella notte tra venerdì e sabato da uomini armati nel nord del Camerun. Lo conferma la Farnesina precisando che l'Unità di crisi è già al lavoro sul caso in coordinamento con l'ambasciata italiana a Yaoundè. Il ministero degli Esteri chiede il massimo riserbo per favorire una rapida soluzione della vicenda. "Seguo personalmente la vicenda", ha confermato il ministro, Federica Mogherini.Papa Francesco, informa la sala stampa vaticana, è stato informato del rapimento dei due sacerdoti di Vicenza e della suora canadese in Camerun, prega per i rapiti e formula auspici per una soluzione della vicenda. Insieme con i due sacerdoti vicentini è stata rapita anche una suora canadese. Secondo una fonte della diocesi di Vicenza, due gruppi di armati a bordo di auto hanno fatto irruzione intorno alle due di notte nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e hanno portato via i tre religiosi. La fonte della diocesi di Vicenza non esclude che i sequestratori possano essere terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun. I rapiti sono preti diocesani di Vicenza.

Altri due sacerdoti vicentini presenti nella diocesi di Moroua, raggiunti telefonicamente, hanno detto che "don Marta e don Allegri sono stati portati via assieme alla suora da persone armate e non incappucciate. A quanto ci hanno detto dei testimoni stanottenessuno è ferito. Stanno bene. Ci hanno detto - aggiungono i due - che il gruppo armato ha portato via solo i bianchi. Le suore camerunensi che erano lì le hanno lasciate stare".  Al momento non ci sono rivendicazioni, ma i primi sospetti cadono su ribelli locali che avevano annunciato azioni di ritorsione dopo un sequestro di un loro arsenale di armi da parte della polizia. Un'altra pista è quella dei Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che avrebbero però sconfinato nel Camerun. Subito dopo la  notizia del sequetro, la polizia camerunense si è attivata nella zona.Don Marta, 47 anni, è in Camerun dal 2004; don Allegri, 57 anni, è in missione solo da un anno: fino al 2013 è stato parroco a Magré di Schio. (LEGGI LE LETTERE DALLA MISSIONE).Il vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol aveva compiuto nel gennaio scorso una visita proprio nella diocesi di Maroua, dove Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri guidavano una delle due parrocchie, quella di Tchére. (GUARDA LA FOTOGALLERY DELLA VISITA). Monsignor Pizziol aveva incontrato all'epoca i quattro sacerdoti italiani che operano nella diocesi camerunense. Del viaggio compiuto in Africa, dal 7 al 22 gennaio scorso, il vescovo aveva parlato durante la festività di San Francesco di Sales. Aveva ricordato la situazione di grande povertà trovata in terra africana e fatto un accenno alle difficoltà derivanti dalla presenza nell'area del nord del Camerun di formazioni estremiste. Monsignor Pizziol, si legge in una nota della diocesi, è “profondamente scosso" e ha invitato tutta i preti, le religiose e i fedeli della diocesi alla preghiera. Una veglia sarà celebrata sabato sera alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Lisiera, sede della Radio diocesana, e verrà trasmessa in diretta sulle frequenze dell‘emittente Radio Oreb. “Invitiamo tutti i fedeli e le comunità cristiane ad unirsi a tale momento di preghiera - si legge in un comunicato - e a vivere questi drammatici momenti in spirito di raccoglimento”.