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BOMBE ALLA MARATONA. Boston, caccia ai responsabili Il Papa: il male non prevalga

lunedì 15 aprile 2013
È caccia all'uomo a Boston e in tutti gli Stati Uniti per individuare e arrestare il più presto possibile agli autori dell'attentato che lunedì ha provocato la morte di tre persone. Confezionati con cuscinetti a sfera e altre schegge, i due ordigni artigianali realizzati con pentole a pressione hanno ferito 176 persone, 17 dei quali sono in gravi condizioni. Alcuni hanno dovuto subire l'amputazione degli arti.«La nostra missione è chiara: portare i responsabili di fronte alla giustizia, ma ci vorrà tempo», ha detto Rick Deslauries, l'agente speciale dell'Fbi incaricato delle indagini. Alla conferenza stampa erano presenti le più importanti autorità del Massachussets, che hanno chiesto alla popolazione di Boston «pazienza e collaborazione», raccomandando di fornire alle forze dell'ordine ogni elemento sospetto registrato e, soprattutto, tutti il materiale video registrato durante la maratona. «Stiamo analizzando tutto il materiale digitale ricevuto», ha detto ancora Deslauries. Mentre il responsabile dell'Fbi non si è sbilanciato, il capo della polizia di Boston Ed Davis è stato categorico. «Nessuna persona è stata fermata» nel corso delle indagini sull'attentato alla maratona. In precedenza, nel corso dello stesso briefing, l'agente federale Rick Deslauriers non aveva volto commentare nè in un senso nè nell'altro le voci che ci sarebbe stato almeno un fermo. La polizia di Boston ha offerto una ricompensa di 50.000 dollari a chiunque sia in grado di fornire elementi utili che possano portare all'individuazione e all'arresto dei responsabili dell'attentato.I medici: scene da guerraDopo l'attentato, i medici sono stati costretti ad effettuare dieci amputazioni per la gravità delle ferite riportate da alcune persone. Lo ha reso noto la Cnn, che segue la vicenda in diretta, precisando che sono 17 le persone coinvolte nella tragedia che si trovano in "condizioni critiche". Il bilancio è di 176 feriti - oltre alle tre vittime - di cui nove sarebbero bambini. La stampa locale descrive scene simili a quelle di guerra, con «moltissimi feriti» e scene «orribili», tanto da sconvolgere anche i dottori.«Continuiamo a estrarre dal corpo dei feriti schegge di metallo e chiodi», racconta uno dei medici che sta curando i feriti dell'attentato di Boston nel principale ospedale cittadino. «Hanno perso tutti molto sangue», ha spiegato, sottolineando come alcuni dei pazienti sono tenuti in uno stato di coma indotto. Dalle testimonianze dei medici dunque sembrerebbe arrivare la conferma che gli ordigni utilizzati siano di quelli “a grappolo”, anche se i responsabili dell'Fbi - nel corso dell'ultima conferenza stampa - non hanno voluto pronunciarsi.Obama: troveremo i responsabili«Scopriremo i colpevoli di questo atto codardo e li assicureremo alla giustizia». Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel corso di una conferenza stampa che si è svolta alla Casa Bianca. Che si tratti di un atto terroristico ormai è certo anche se «non sappiamo ancora chi ha organizzato l'attentato, e perchè lo ha fatto», ha aggiunto il presidente.Obama assicurando che mano a mano che l'Fbi raccoglierà più informazioni saranno messe a disposizione degli americani. «Non abbiamo ancora alcuna traccia del movente», ha detto Obama confermando che leindagini sono a tutto campo, sulla pista interna come quella esterna. La preghiera del Pontefice per i feritiPapa Francesco ha inviato un messaggio di cordoglio per le vittime dell'attentato alla maratona di Boston, definendolo «una tragedia insensata» e assicurando la preghiera. Il messaggio è stato inviato dal Segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone a nome del Pontefice all'Arcivescovo di Boston Sean ÒMalley. Nel messaggio di cordoglio papa Francesco si dice «profondamente addolorato per la notizia della perdita di vite e per le gravi ferite causate da un atto di violenza perpetrato ieri sera a Boston». Il Pontefice assicura la sua «vicinanza nella preghiera».«All'indomani di questa questa tragedia senza senso», papa Bergoglio «invoca la pace di Dio sui morti, la sua consolazione sui feriti» e incoraggia «tutti coloro che sono impegnati nel lavoro di soccorso e assistenza» dopo l'attentato. «In questo tempo di lutto», si legge ancora nel telegramma, il Papa «prega perchè tutti i cittadini di Boston siano uniti nel non lasciarsi sopraffare dal male, combattendo il male con il bene, lavorando insieme per costruire una società più giusta, libera e sicura per le future generazioni».