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Belgio. La polizia insegue un furgone carico di migranti, uccisa bimba curda

Giovanni Maria Del Re, Bruxelles venerdì 18 maggio 2018

Un poliziotto belga (da Twitter)

Dramma in Belgio per la morte di una bambina curda di due anni, colpita da una pallottola durante un inseguimento di un furgone da parte della polizia.

La bimba, che si chiamava Mawda, è stata ritrovata gravemente ferita alla guancia, ha spiegato Frédéric Bariseau, primo sostituto della procura di Mons, una cittadina a sud di Bruxelles, ed è poi deceduta poco dopo. A bordo del mezzo una trentina di migranti irregolari, che i trafficanti avevano portato in Belgio attraverso la Germania. Gli inquirenti non hanno rivelato se la pallottola sia partita dalla polizia.

Tutto è iniziato in un’area di servizio dell’autostrada E42, dove una pattuglia della polizia ha notato un furgone con targhe non regolari. L’autista si è sottratto ai controlli riprendendo l’autostrada, a quel punto si è avuto un inseguimento a 90 chilometri l’ora. Sulle prime, l’autista ha finto di fermarsi per riprendere poi la corsa, quindi ha cercato di provocare un incidente con altri veicoli. Alla fine il mezzo è stato fermato nei pressi di Mons da altre auto della polizia chiamate a rinforzo. La dinamica della sparatoria non è stata del tutto chiarita, alcuni media belgi sostengono che i trafficanti avrebbero usato la piccola come scudo umano, ma non c’è conferma.

Intanto, a seguito della morte della piccola, oltre mille persone appartenenti a sei ong hanno manifestato chiedendo le dimissioni del ministro dell’Interno Jan Jambon e del segretario di Stato Theo Francken (responsabile per l’immigrazione). I manifestanti parlano di uso «totalmente sproporzionato della forza» da parte della polizia che «ha aperto il fuoco in modo cieco sul furgone di migranti».