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ARIZONA. Usa, «ottimismo» per la Giffords In tribunale l'autore della strage

lunedì 10 gennaio 2011
Comparirà oggi in tribunale Jared Lee Loughner, il ragazzo di 22 anni autore della strage di Tucson, in Arizona, nella quale hanno perso la vita sei persone e 14 sono rimaste ferite, tra cui la deputata democratica Gabrielle Giffords. Il giovane è accusato di omicidio, tentato omicidio - aggravato dall'aver colpito un membro del Congresso americano. Oggi alle 17 ora italiana verrà osservato il silenzio, come chiesto dal presidente Barack Obama, per commemorare le vittime della sparatoria.LE CONDIZIONI DELLA GIFFORDSIntanto la Giffords continua a lottare contro la morte, anche se i medici nutrono un «cauto ottimismo».  I medici che l'hanno operata all'University Medical Center della città del sud dell'Arizona hanno spiegato che la deputata «ha reagito ai comandi». La donna potrebbe farcela, ma non è affatto detto che Gabbi, come viene chiamata a Tucson da amici ed elettori, potrà tornare un giorno a una vita normale e alla politica.  I sanitari dovranno capire quali siano le lesioni esatte è difficile. Intanto i dieci ricoverati al Medical Center sarebbero ormai fuori pericolo, uno di loro è stato dimesso. Nell'affollata conferenza stampa all'ospedale universitario di Tucson, il dottor Peter Rhee e il dottor Michael Lemole, che hanno operato la Giffords, hanno confermato il loro cauto ottimismo, ma hanno voluto evitare qualsiasi speculazione sul futuro perché «è troppo presto, e non tutti i pazienti reagiscono allo stesso modo, anzi.La manteniamo in coma artificiale, e ogni tanto la svegliamo per vedere come sta. La paziente, che non è in grado di parlare, ha reagito ai comandi, ed è un buon segnale, soprattutto così rapidamente. Per questo un cauto ottimismo è legittimo», anche se per un recupero totale in casi di questo tipo «ci vogliono mesi se non anni».PROSEGUONO LE INDAGININel frattempo sono terminate le ricerche del presunto complice di Jared Lee Loughner, il ragazzo di 22 anni autore della strage che con un arma semi-automatica ha ucciso sei persone (tra cui una ragazzina di nove anni, Christine, nata l'11 settembre 2001), ne ha ferite 14: è stata scagionata la «persona di interesse» interrogata dalla polizia, ovvero il tassista che ha accompagnato lo sparatore sul luogo della strage.  Il direttore dell'Fbi Robert Mueller ha parlato di un atto isolato, spiegando che Loughner potrebbe rientrare nella casistica di un «lupo solitario». Continuano tuttavia le indagini che hanno già portato al ritrovamento di documenti ritenuti «interessanti»: nella casa di Tucson della famiglia Loughner, dove viveva il giovane accusato della strage è stata trovata una busta custodita in una cassetta di sicurezza in cui erano contenuti fogli scritti a mano e firmati dallo stesso Jarred Lee Loughner, dove si legge, tra l'altro: «Ho pianificato tutto», «Il mio assassinio» e «Giffords».