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San Pio V. Alla madre pachistana il Premio per la libertà religiosa

giovedì 16 ottobre 2014
Il carcere e la condanna a morte non le hanno tolto la speranza. La cattolica Asia Bibi non si arrende all’intolleranza di chi vorrebbe negarle il diritto di seguire la propria fede. Per questa testimonianza coraggiosa,  l’Istituto di studi politici San Pio V ha deciso di insignire del Premio speciale per la Libertà Religiosa – nell’ambito della VI edizione del Premio nazionale sui diritti umani Maria Rita Saulle – la madre pachistana. Quest’ultima, detenuta da oltre cinque anni e attualmente imprigionata a Multan, non potrà partecipare alla cerimonia del 21 ottobre a Roma. A ritirare il prestigioso riconoscimento, in sua vece, sarà Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, impegnato in prima linea nella solidarietà ad Asia. Riconoscimenti speciali saranno attribuiti anche a Antonio Marchesi, presidente Amnesty International Italia e Wilma Massucco, regista e produttrice del documentario “La vita non perde valore”, sui bimbi soldato. Interverranno, inoltre, Antonio Iodice, presidente del San Pio V, Giuseppe Tesauro, presidente della Corte costituzionale e della Commissione giudicante, e Gianni Letta, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri.