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MAGHREB. Ora s'infiamma l'Algeria: manifestazioni e scontri

sabato 12 febbraio 2011
Scontri tra manifestanti e forze di sicurezza ad Algeri dove si è avolta una protesta per chiedere le dimissioni del presidente Abdelaziz Bouteflika. Secondo quanto riferito da testimoni e giornalisti, ci sarebbero stati alcuni arresti. L'opposizione e alcuni sindacati e gruppi della società civile hanno organizzato la protesta sfidando il divieto di manifestare nella capitale algerina in vigore dal 2001. Circa duemila dimostranti hanno forzato un cordone di polizia. Le autorità algerine hanno schierato un numero imponente di forze di sicurezza nel centro della città per impedire lo svolgimento della manifestazione. Già prima dell'inizio della protesta, convocata per le 11 nel centro della città, si erano registrati tafferugli tra gruppi di dimostranti e forze di sicurezza che avevano fermato diverse persone.La polizia ha caricato con violenza i manifestanti in piazza Primo Maggio ad Algeri per tentare di disperdere la folla. Alcuni giovani che sono stati colpiti con i manganelli di legno di cui è dotata la polizia sono rimasti feriti. Per disperdere la folla la polizia ha lanciato lacrimogeni. I manifestanti hanno risposto con lanci di pietre. Il programma originario della manifestazione non autorizzata era marciare da piazza Primo Maggio a piazza dei Martiri, per una distanza di circa 4 km, ma la polizia ha impedito lo svolgersi del corteo. I manifestanti hanno affollato comunque piazza Primo Maggio e le vie limitrofe. Tra gli arrestati, vi sarebbe un alto esponente del movimento di opposizione Rcd, Othmane Maazouz, e la polizia avrebbe malmenato un 90enne, noto attivista per i diritti umani, Ali Yahia Abdelnour.