Mondo

Colombia. L'Italia aiuta i bambini di Medellin a giocare

Lucia Capuzzi giovedì 3 ottobre 2019

Il campo da calcio della Comuna 13

«Acquista un vino per aiutare a giocare i bambini di Medellín». E’ questa la proposta della “Corporación paz y esperanza”, ponte di solidarietà che unisce Italia e Colombia. Fin da quando l’aretino Simone Piccini, durante un viaggio, si è imbattuto per caso nella scuola di calcio della Comuna 13, baraccopoli simbolo della Medellín violenta ai tempi di Pablo Escobar e dei suoi narcos. A realizzarla, dal nulla e senza aiuti pubblici, Yenny Martínez e Andrés Castañeda, una coppia di residenti della Comuna. Sono stati loro a comprare, di tasca propria, un piccolo spiazzo di terra in cima alla collina per trasformarlo in campo da gioco. I due, poi, hanno acquistato divise e palloni.

Il pomeriggio, così, lo sterrato si trasforma in uno stadio: 150 ragazzini si sfidano fra loro e con altre squadre giovanili della baraccopoli. Nel frattempo, imparano sul campo i valori dell’impegno, della sana fatica e della collaborazione. Il contrario, cioè, della cultura dei soldi a qualunque costo, promossa dai narcotrafficanti, ansiosi di arruolare i giovani. Ora, dopo oltre dieci anni di impegno, il sogno di Yenny e Andrés è costruire un vero centro sportivo. Per trovare i fondi, gli amici italiani di “Aiutami a giocare” ha lanciato un’asta di vini virtuale https://www.charitystars.com/collection/corporacionsembrandopazyesperanzaenlascomunas-it