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IL CASO. Afghanistan, la Nato ammette: «Ucciso un imam per errore»

giovedì 28 gennaio 2010
La Nato, con un comunicato, ha ammesso di aver ucciso a Kabul, per errore, un imam e ha presentato le sue "scuse", precisando che le sue truppe ignoravano che il civile a bordo di una vettura contro la quale avevano aperto il fuoco fosse un religioso.Secondo Abdul Ghafar Saidzada, il capo della polizia criminale di Kabul, le forze Isaf hanno aperto il fuoco contro un mezzo aul quale viaggiava il religioso - guida della preghiera in una moschea - perchè il suo autista non avevarispettato il segnale di stop dato dai militari. L'incidente, che secondo fonti locali ha innescato una protesta popolare, è avvenuto sull'autostrada per Jalalabad, teatro di frequenti attentati suicidi dei talebani contro le forze internazionali.