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ACCUSE. Afghanistan, tre medici italiani di Emergency arrestati per complotto

sabato 10 aprile 2010
Tre italiani dell'organizzazione umanitaria Emergency sono stati arrestati oggi dalle forze afghane e della Nato nell'ospedale dove lavoravano nel sud dell'Afghanistan. Lo ha detto a Reuters il vicepresidente di Emergency, Alessandro Bertani. "Uomini della sicurezza afghana e soldati dell'Isaf sono entrati nell'ospedale di Emergency e hanno portato via un medico, un infermiere e un logista italiani", ha detto Bertani al telefono a Reuters. "Ignoriamo i motivi dell'arresto".Sono stati fermati con l'accusa di fare parte di un complotto per realizzare attacchi suicidi ed uccidere il governatore della provincia di Helmand i tre medici italiani e sei afghani arrestati oggi dalle forze di sicurezza afghane e da uomini della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) a Laskargah, nella provincia meridionale afghana di Helmand. Lo ha dichiarato oggi all'Ansa il portavoce  provinciale, Daud Ahmadi.In una stanza nei pressi dell'ospedale sarebbero infatti stati trovati armi ed esplosivi. Di armi ed esplosivi nell'ospedale di Lashkar-Gah "non ne sappiamo niente". "Normalmente chi entraed esce dall'ospedale è perquisito. È improbabile che sia entrato qualcosa di illecito". Lo afferma il responsabile comunicazione Maso Notarianni.La Farnesina ha detto in una nota che sta seguendo la vicenda, e ribadisce la condanna di chi dia un sostegno anche indiretto al terrorismo. "In attesa di poter conoscere la dinamica dell'espisodio e le motivazioni dei fermi il governo italiano ribadisce la linea di assoluto rigore contro qualsiasi attività di sostegno diretto o indiretto al terrorismo sia in Afganistan che altrove", si legge nel comunicato che conclude così: "La Farnesina riconferma il suo più alto riconoscimento al personale civile e militare impegnato in Afghanistan per le attività di pace"