Giovani

Giovani e vescovi/1. Simone: intercultura? La chiave è aprirsi agli altri

Carlo Guerrini mercoledì 3 novembre 2021

Simone Zendra

Da Brescia per un confronto articolato e lo sguardo aperto al mondo Tra i protagonisti dell’incontro «Giovani e Vescovi» di sabato 6 novembre ci sarà anche Simone Zendra: 23 anni, originario di Costa Volpino (in provincia di Bergamo), da tempo vive a Brescia dove frequenta la facoltà di Lettere moderne dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Inoltre, da tre anni è impegnato in diocesi di Brescia nell’Ufficio per le Missioni con il progetto Giovani in Cammino, sostenuto anche dalla Regione Lombardia.
A Milano, al tavolo con i vescovi lombardi del 6 novembre, sarà impegnato sul tema Intercultura, messo al centro dell’attenzione con l’obiettivo di capire come una società può crescere anche nel rispetto e nell’integrazione di culture differenti. «Sono stato coinvolto in vista dell’appuntamento di sabato prossimo, e volentieri ho dato la mia disponibilità – racconta Simone –. Negli anni ho potuto incontrare e confrontarmi con realtà di diversi Paesi, conoscere e approfondire situazioni di difficoltà di vario genere che gli immigrati vivono quotidianamente». Brescia, aggiunge, «può vantare una lunga e solida esperienza interculturale e di solidarietà, che nasce dalla sua grande tradizione missionaria, spero e credo di poter portare un contributo al tavolo con i vescovi sull’intercultura. La diocesi di Brescia è molto attiva su questo fronte, come testimoniano i diversi contatti e i rapporti avviati con comunità straniere che vivono sul territorio: tutti elementi che possono essere d’aiuto in una riflessione di ampio respiro».
In vista dell’incontro in Duomo a Milano, Simone non nasconde le sue aspettative. «Come ha sottolineato anche papa Francesco – riflette –, la Chiesa deve aprirsi visto che il mondo sta cambiando. Partendo da questo presupposto mi piacerebbe che, grazie a tutte le esperienze e all’ascolto reciproco, l’incontro con i vescovi potesse dare forza a un messaggio aperto a nuove prospettive per noi giovani nella Chiesa: il futuro non deve essere all’insegna della chiusura e dell’incomprensione ma segnato da un’apertura agli altri».
Idee chiare animano Simone Zendra, alla prima esperienza ecclesiale di questo livello, spinto dal desiderio di dare il suo contributo cammino percorso finalizzato a passare «da società multiculturali a società interculturali. A partire dalle nostre comunità».