Giovani

Gmg. Il soverchiante silenzio di una gioventù che cerca Dio

Matteo Liut, inviato a Lisbona venerdì 4 agosto 2023

I ragazzi in preghiera alla Collina dell'incontro a Lisbona per la Via Crucis con il Papa

All’inizio quasi non te ne accorgi, perché lo sguardo è catturato dal colpo d’occhio della folla che scende dal parco Edoardo VII, la Collina dell’incontro dove si sta svolgendo la Via Crucis con il Papa, verso il centro storico e poi più giù ancora verso il fiume Tago e i dolci rilievi sull’altra riva che fermano la vista appena prima dell’Oceano Atlantico.

Poi ti fermi e capisci: attorno a te decine, centinaia, migliaia e molti, molti di più, giovani in silenzio, seri, rivolti verso quei loro coetanei danzanti che volteggiano sul palco sopra la testa del Papa. Silenzio. Seri. Ma com’è possibile? Ti chiedi: sono gli stessi che girano ad ogni angolo di Lisbona facendo “lio”, chiasso, a tutte le ore.

È impressionante: se fino a un’ora prima ti trascinavano con la loro allegria ora ti soverchiano con la loro profonda concentrazione.

E allora, mentre qualcuno sui social etichetta come “disagio” l’atteggiamento dei ragazzi in preghiera nella foto della Gmg, capisci che in realtà questi giovani hanno il cuore grande, capace di accogliere ciò che di più grande non può esistere, parafrasando sant’Anselmo: Dio. Ebbene sì, saranno digitali, fragili, casinisti, disordinati, restii alle regole, ma lasciando la Collina dell’incontro ho chiara una sensazione: a questi qui, che ho appena visto in silenzio nel cuore di Lisbona, affiderei il mio mondo.