Economia

Welfare. Benessere e territorialità insieme in azienda

Redazione Romana venerdì 9 novembre 2018

Il welfare aziendale sta diventando sempre più importante facendosi strada all’interno del panorama italiano. Ogni dove è coinvolto e la territorialità svolge un ruolo fondamentale nell’ideazione e creazione di piani welfare a misura d’uomo. Queste le conclusioni dell'VIII edizione del Welfare Forum che si è svolto a Padova.

Durante la conferenza Nelly Bonfiglio, direttore commerciale di Easy Welfare, ha sottolineato più volte quanto il welfare aziendale non sia solo un progetto Hr per i dipendenti, ma uno strumento che impatta profondamente sul tessuto sociale del territorio. L’obiettivo dei provider è lavorare con le aziende, con i dipendenti e con i fornitori locali: insieme, un circolo virtuoso che genera benessere, economia e lavoro.

A sostenere a gran voce queste teorie, due buone pratiche del Triveneto hanno portato la propria testimonianza. Aziende virtuose del territorio che hanno scelto di investire nel benessere delle proprie risorse. Giovanni Ceron, direttore del Personale e Servizi Interni, ha raccontato la scelta libera di Ivg Colbachini che, non costretta ad adempiere ad obblighi normativi, ha portato il welfare a tutta la popolazione aziendale strutturando un complesso e ricco piano pluriennale; Alessandro Lacquaniti, direttore Risorse Umane di Infocamere, ha sottolineato l’importanza del welfare per motivare, attrarre e mantenere i talenti. Il progetto, avviato tramite un sondaggio (90% di risposte) per conoscere i bisogni dei dipendenti, è stato poi calato nella realtà aziendale dando vita a una piattaforma per la fruizione del benefit.

Sicuramente oggi il welfare aziendale è sempre più sotto i riflettori, così come dichiara Valentino Santoni, moderatore della conferenza e ricercatore presso Percorsi di Secondo Welfare. Stanno emergendo nuovi bisogni sociali legati a dinamiche economiche/demografiche che stanno cambiando il contesto Italiano. Le possibilità di fare welfare aziendale in Italia sono notevolmente aumentate a partire dal 2016, da quando la legge di Bilancio ha introdotto la possibilità di convertire il premio di risultato in beni e servizi welfare. E, negli anni successivi, queste opportunità non hanno fatto altro che crescere. Stando alle recenti dichiarazioni, anche per il 2019, il welfare aziendale non dovrebbe essere toccato nel suo impianto strutturale, restando uno dei pilastri delle politiche retributive. Così conclude Emanuele Lazzarini, general manager di Rwa Consulting, società di consulenza nel campo del benessere organizzativo.