Economia

Sicurezza. Vacanze senza rischi con pneumatici in regola

Gian Piero Piazza giovedì 11 luglio 2013
Forse quest’anno la scena dell’esodo vacanziero di massa non si ripeterà in forma massicciamente esasperata, non tanto per il tardivo buonsenso degli automobilisti italiani quanto invece per gli effetti restrittivi della crisi economica. Le previsioni, più realistiche che mai, ipotizzano una sequela di “partenze intelligenti” dettate dalla diminuita disponibilità di denaro e spalmate su periodi ridotti a qualche fine settimana allungato.
 
Anche se non ci saranno gli infiniti ed estenuanti serpentoni di fine luglio e dei primi di agosto, il fenomeno vacanziero coinvolgerà comunque milioni di connazionali che affolleranno le autostrade in modo anomalo, vale a dire con l’auto di famiglia stracarica di bagagli e con tutti i sedili occupati. In quali condizioni di sicurezza, lo dice l’indagine condotta dalla Polizia Stradale in collaborazione con Assogomma attraverso una campagna di controlli sui pneumatici effettuati dal 10 al 21 giugno di quest’anno in 7 diverse regioni, da nord a sud, su un campione di quasi 7.000 autovetture, che rappresentano, con circa 16 milioni di veicoli, il 33% del parco circolante italiano.
 
L’iniziativa, che completa un ciclo inaugurato dieci anni fa con l’estensione del numero di verifiche complessive a circa 100.000 distribuite su tutto il territorio nazionale, la dice lunga sulla propensione degli italiani al volante a sottovalutare l’importanza di mettersi in viaggio con un treno di gomme “a posto”. I dati di quest’anno, elaborati in collaborazione con il Politecnico di Torino, indicano infatti che il 12,1% delle 7.000 vetture sottoposte a controlli presenta almeno una non conformità riferita alle gomme, qualcosa come 850 vetture, un numero che sale a 4 milioni e mezzo di unità se rapportato ai 37 milioni di automobili che rappresentano il totale del parco circolante sul territorio nazionale.
 
In soldoni, sulle nostre strade circolano ogni giorno legioni di automobili non in regola con le norme di sicurezza relative ai pneumatici prescritte dal codice della strada e da un codice etico che dovrebbe indurre ogni guidatore a evitare di mettere a repentaglio la vita propria e altrui a causa di  un insensato esercizio di trascuratezza. “Non si tratta - come ha precisato Vittorio Rizzi, Direttore del Servizio Polizia Stradale durante la conferenza stampa romana in cui sono stati comunicati ufficialmente i dati delle ultime rilevazioni - di risultati con una valenza di rigore statistico, ma sono sicuramente un riferimento rappresentativo di una realtà tutt’altro che edificante, l’evidente sintomo che c’è ancora molto da fare per promuovere una circolazione sicura a partire dal pneumatico”.
 La campagna di controlli eseguita nel 2013 è la radiografia di un parco circolante con un’anzianità media di 7 anni e 2 mesi, vale a dire molto più “giovane” rispetto al reale parco auto italiano, che ha un’età media di 10 anni e 4 mesi e perdipiù con il 44% delle autovetture di età superiore ai 10 anni. Come se non bastasse, è risultato che il parco auto italiano abbia subito in questi ultimi tre anni un repentino fenomeno di invecchiamento, causa scatenante il calo delle vendite di veicoli nuovi provocato dalla crisi.
 
In Italia si circola dunque con auto datate e di conseguenza meno sicure e giocoforza soggette a una sostituzione di pneumatici che molto spesso avviene a rilento e in forma sconsiderata, puntando sui costi al ribasso a discapito della qualità. Anche se la percentuale di pneumatici lisci è leggermente diminuita, come pure quella di gomme visibilmente danneggiate e non omologate, è stato appurato che l’aumento dell’anzianità del veicolo si accompagna a un aumento lineare e progressivo delle percentuali di non conformità, a dimostrazione della scarsa manutenzione rivolta ai pneumatici. In sostanza, la tendenza è quella di ignorare le regole e circolare con pneumatici eccessivamente consumati, visibilmente danneggiati se non addirittura diversi per marca e disegno del battistrada l’uno dall’altro sullo stesso asse, scelta scellerata e pericolosissima ai fini della tenuta di strada e della frenata e soggetta a pesanti sanzioni.
 
Paradossalmente, c’è anche chi affronta la calura dell’estate con pneumatici invernali ancora montati sulle quattro ruote o su due sole, forse ignaro che con tale anomalo equipaggiamento la frenata si allunga pericolosamente e che nel secondo caso anche la tenuta di strada in curva risulta sensibilmente compromessa.
Per viaggiare tranquilli, insomma, bastano pochi accorgimenti, evitando prima di tutto di rinviare la sostituzione delle gomme anche quando il battistrada è inferiore a 1,6 millimetri di spessore, misura imposta dal codice della strada come quella limite, e ovviamente di guardarsi dal montare su ogni ruota un tipo di gomma diversa, oppure di dubbia provenienza e quindi di scarsa affidabilità e durata. Chi viaggia con quattro gomme uguali per marca, disegno e indice di velocità, omologate, nuove o ancora in buono stato e con un consumo omogeneo, oltre che gonfiate alla giusta pressione avrà la certezza di affrontare la strada delle vacanze in tutta serenità e sicurezza mettendosi al riparo dai pericoli e da gravose sanzioni pecuniarie.