Economia

Unioncamere. Nel primo trimestre 107mila nuove iscrizioni

Redazione Romana giovedì 25 aprile 2024

Cinesi al lavoro a Roma

Continua, dopo la frattura pandemica, il percorso di recupero della normalità all’anagrafe delle imprese italiane. Tra gennaio e marzo il bilancio tra aperture e chiusure di attività economiche si è attestato a -10.951 unità, un valore più elevato rispetto allo stesso trimestre degli ultimi tre anni, ma ancora ben al di sotto della media dell’ultimo decennio (-14mila imprese). Il saldo del trimestre riflette, da un lato, l’accelerazione delle cancellazioni (117.832 pari al 7,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2023) e, dall’altro, una moderata crescita delle iscrizioni (106.881, il 5% in più dell’anno precedente). Nel complesso, entrambi i flussi di aperture e chiusure di imprese restano comunque ancora al di sotto della media del periodo pre-pandemia.

Nel valutare i dati del primo trimestre dell’anno – come ricorda Unioncamere - è importante considerare che, storicamente, questo periodo registra di frequente saldi negativi, principalmente a causa del concentrarsi alla fine dell’anno di un elevato numero di cessazioni di attività. Un fenomeno di natura tecnico-amministrativa che estende i propri effetti sugli archivi camerali anche nelle prime settimane del nuovo anno, influenzando il dato del primo trimestre.​

Il bilancio di avvio dell'anno ha avuto maggiori ripercussioni soprattutto sulle imprese individuali, che hanno registrato una diminuzione di 15.755 unità rispetto alla fine di dicembre (-0,52%). La diminuzione delle società di persone è stata meno significativa in termini assoluti, con una riduzione di 6.352 unità ma superiore in termini relativi a quella delle imprese individuali (-0,74%). Nota positiva, seppur attenuata rispetto all'anno precedente, dalle società di capitali che hanno registrato una crescita di 12.112 unità nei primi tre mesi dell'anno (+0,65%).

Durante il primo trimestre 2024, diversi settori hanno manifestato una crescita significativa, mentre altri hanno fatto segnare una riduzione del loro perimetro. Le attività professionali, scientifiche e tecniche (+2.699 imprese, +1,09% la variazione percentuale rispetto a dicembre 2023), insieme a quelle finanziarie (+694, +0,51%) e al noleggio e servizi di supporto alle imprese (+935 imprese, +0,43%), si sono distinte per un aumento della compagine imprenditoriale.

Sul versante opposto, le riduzioni più apprezzabili nel numero di attività hanno riguardato il commercio (-9.998, pari a una variazione percentuale negativa dello 0,71%), l'agricoltura (-6.010 imprese e -0,85%) e la manifattura (-3.123 imprese e -0,61%). Questo evidenzia sfide specifiche che tali settori stanno affrontando, forse dovute a cambiamenti nelle preferenze dei consumatori, alle politiche agricole o, più in generale, all’impatto delle fluttuazioni economiche globali.

In termini territoriali, tutte e quattro le principali macro-ripartizioni hanno registrato saldi negativi, con il Centro che si segnala per l’arretramento più contenuto del trimestre (-0,11% contro la media di -0,18%) e il Sud e le Isole per la migliore tenuta rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: -0,16% quest’anno contro -0,15% dell’anno scorso. Tra le regioni, solo Lazio e Basilicata hanno registrato un saldo positivo, rispettivamente di 993 e 32 imprese. Al contrario, Piemonte (-1.934 unità) e Veneto (-1.518) hanno sperimentato le riduzioni più sensibili in termini assoluti.

Roma registra il miglior saldo

La Capitale, nel primo trimestre del 2024, ha registrato il miglior saldo imprenditoriale a livello italiano: 9mila iscrizioni a
fronte di 7.713 cessazioni, pari a un saldo attivo di +1.287 imprese. E un tasso di crescita dello 0,29%, (in controtendenza rispetto alla media nazionale che è negativa e pari a -0,18%). Il numero totale delle imprese registrate a fine marzo 2024, a Roma e provincia, è pari a 444.295 unità.

Per quanto riguarda le forme giuridiche, a Roma, dominano le società di capitale con oltre 237mila unità iscritte al Registro imprese, seguite dalle ditte individuali e dalle società di persone. Dati, quelli della Capitale, che aiutano il Lazio a essere la prima regione
italiana per tasso di crescita delle imprese (+0,17%, unica regione con tasso positivo insieme alla Basilicata) e per saldo attivo: +993 imprese nel primo trimestre 2024 (11.555 le iscrizioni a fronte di 10.562 cessazioni). Il numero totale delle imprese registrate nel Lazio, al 31 marzo 2024, è pari a 600.621 unità.