Economia

Unioncamere. Imprese a caccia di economisti ingegneri e medici

sabato 8 settembre 2012
​Se si punta a trovare presto lavoro e soprattutto un impiego stabile è utile orientarsi sui corsi di laurea in Economia e Ingegneria. A confermare la validità delle raccomandazioni dei genitori sono i dati del sistema informatico Excelsior Unioncamere-Ministero del Lavoro secondo i quali nel 2012 le assunzioni previste dalle aziende crollano del 31,5% rispetto al 2011 (da 595mila a 407mila) ma "tengono", rispetto al totale, le assunzioni dei laureati, in particolare economisti e ingegneri. Per i laureati la percentuale complessiva tra le assunzioni sale di due punti (dal 12,5% al 14,5%) mentre rimane sostanzialmente stabile quella dei diplomati (da 41% a 40,8%) e diminuiscono quelli con una qualifica di formazione e senza formazione specifica.Tra i laureati le aziende non solo prediligono economisti e ingegneri (rispettivamente 17mila e 15mila assunzioni previste), ma anche nell'indirizzo sanitario e dell'insegnamento ma sono disposti a fare a queste persone contratti più stabili. Se infatti per i neoassunti provenienti dall'indirizzo economico si prevede che il 56,2% dei contratti sia a tempo indeterminato la percentuale crolla se a firmare il contratto è un laureato in Filosofia e storia (17,8%), nell'area politico sociale (33,3%), ma anche in Architettura (31,7%). Per gli ingegneri si supera ampiamente il 60% di contratti a tempo indeterminato e un numero consistente di contratti stabili viene fatto anche  ai laureati in Giurisprudenza (67,7%) e agli statistici (65,1%).Se si guarda ai diplomati la richiesta maggiore è per l'indirizzo amministrativo commerciale (39.860 assunzioni previste) e quello meccanico (15.250) con percentuali di contratti stabili superiori al 40%. Il numero di assunzioni previste tra gli informatici crolla a quota 4.580 superate anche dall'indirizzo socio sanitario (6.870 assunzioni attese). Poche possibilità di assunzione per chi ha preso la maturità liceale(2.580 le assunzioni previste) ma soprattutto con scarse prospettive di un contratto stabile (24,8% i contratti a tempo indeterminato a fronte del 39,7% medio tra i diplomati).Possibilità quasi nulle di stabilizzazione per l'indirizzo artistico con appena l'8% di contratti a tempo indeterminato. Difficile trovare un posto fisso anche per estetisti e parrucchieri con 1.750 assunzioni attese, ma appena il 16,9% del totale con un contratto a tempo indeterminato.