Economia

LE MOSSE DEL GOVERNO. Il decreto anticrisi Ecco le misure

  venerdì 12 agosto 2011
Secondo la bozza - diffusa dall'Ansa - la manovra aggiuntiva che il Consiglio dei ministri si appresta a varare pesa 45 miliardi di euro, 20 nel 2012 e 25 miliardi nel 2013. Ecco in sintesi le misure del testo del decreto entrato nel Consiglio dei ministri:AUTONOMIAumento della quota Irpef per gli autonomi, a partire dall'attuale 41% per i redditi oltre i 55mila euro.TREDICESIME I dipendenti delle amministrazioni pubbliche che non rispettano gli obiettivi di riduzione della spesa potrebbero perdere il pagamento della tredicesima mensilità.TFRPagamento con due anni di ritardo dell'indennità di buonuscita dei lavoratori pubblici.PENSIONI DONNEViene anticipato dal 2020 al 2015 il progressivo innalzamento a 65 anni (entro il 2027) dell'età pensionabile delle donne nel settore privato.PROVINCEDalle prossime elezioni è prevista la soppressione delle Provincie sotto i 300mila abitanti, fusione dei Comuni sotto i mille abitanti, con sindaco anche assessore, e la riduzione dei componenti i Consigli regionali.PONTILe festività infrasettimanali "non concordatarie" verranno spostate al lunedì.SCONTRINITracciabilità di tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro con comunicazione all'Agenzia delle entrate delle operazioni per le quali è prevista l'applicazione dell'Iva. È inoltre previsto l'inasprimento delle sanzioni, fino alla sospensione dell'attività, per la mancata emissione di fatture o scontrini fiscali.    PENSIONI ANZIANITÀSono previsti interventi disincentivanti per le pensioni di anzianità, con anticipo al 2012 del requisito di 97 anni tra età anagrafica e anni di contribuzione.CONTRIBUTO SOLIDARIETÀViene esteso ai dipendenti privati la misura già in vigore per i dipendenti pubblici e per i pensionati: prelievo del 5% della parte di reddito eccedente i 90mila euro e del 10% della parte eccedente i 150mila.MINISTERIPrevisto un taglio di 6 miliardi di euro nel 2012 e 2,5 nel 2013.ENTI LOCALI Verranno ridotti 6 miliardi di trasferimenti nel 2012 e 3,5 nel 2013. Per le regioni il peso della riduzione dei fondi è pari a 1 miliardo di euro. La sanità non verrà toccata.PERDITERiduzione per le società al 62,5% della possibilità di abbattimento delle perdite. RINNOVABILITorna l'ipotesi del taglio del 30% degli incentivi. Non potranno essere superiori alla media di quellierogati negli altri Paesi d'Europa.MERCATO ELETTRICOVerso la divisione in tre macrozone (Nord, Centro, Sud).SERVIZI PUBBLICI LOCALISi punta alla liberalizzazione e verranno incentivate le privatizzazioni.RENDITE AL 20%La misura vale circa 2 miliardi di euro. Esclusi i titoli di Stato che restano tassati al 12,5%. I TAGLI AGLI ENTI LOCALII tagli ai trasferimenti annunciati dal governo per gli enti locali «saranno di sei miliardi nel 2012 e di tre miliardi nel 2013». Lo conferma il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine dell'incontro con il governo. Il governatore della Lombardia ha dettagliato il taglio dei trasferimenti che saranno 1,7 miliardi in meno ai Comuni, 0,7 miliardi alle Province, 1,6 miliardi alle Regioni a statuto ordinario e due miliardi in meno le Regioni a statuto ordinario. Formigoni ha confermato anche che il governo ha proposto delle misure di tagli di spesa: le voci riguarderanno i costi politica, la riduzione delle Province e l'accorpamento dei Comuni, la liberalizzazione dei servizi pubblici locali, le privatizzazioni e il taglio dei trasferimenti. Tremonti, ha concluso Formigoni,«ha anche parlato di anticipo del federalismo fiscale». BOSSI: VIGILO SULLE PENSIONI«Vado a vigilare sulle pensioni, ma non penso che nessuno osi toccarle finchè non c'è chi ha il pugno più forte del mio», ha detto Umberto Bossi in vista del Consiglio dei ministri. Il Senatur ha aggiunto che «gli enti locali sono preoccupati dei tagli, ma non è esattamente come sembra».