Economia

Tessile. Oltre 47mila nuovi posti entro il 2021

Redazione Romana martedì 28 novembre 2017

«La formazione nel tessile è l’elemento fondante del made in Italy. Ci attende una sfida importante. Secondo l’ufficio studi di Sistema Moda Italia entro il 2021 il settore avrà un fabbisogno previsto di lavoratori di più di 47mila persone, quasi il 10% degli addetti del settore. Le nostre aziende avranno bisogno di più di 32mila laureati e di più di 16mila diplomati e in quest’ottica è fondamentale che imprese e mondo della formazione dialoghino di più e creino offerte formative adeguate ai fabbisogni reali del mercato». A dirlo il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia, Alessandra Guffanti.

Formazione tessile a 360 gradi questo il titolo del convegno organizzato in occasione dell’assemblea, che si è aperta con gli interventi del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Sistema Moda Italia, Alessandra Guffanti, dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, dell’amministratore delegato di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, del responsabile del Primary Market di Borsa Italiana, Barbara Lunghi, del presidente del Gruppo Tecnico Formazione Professionale e Alternanza Scuola Lavoro di Confindustria, Ermanno Rondi, il presidente Sezione tessile di Confindustria Umbria, Marco Cardinalini, del fondatore di Italiani di frontiera, Roberto Bonzio, e di Paolo Prestinari e Jolanda Restano, di FattoreMamma.

I temi principali al centro del dibattito: sfide e opportunità per rendere il mondo del tessile sempre più competitivo e approccio strategico del settore nei confronti dell’education, della formazione professionale, dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato. I temi sono stati affrontati attraverso cinque panel che si sono aperti con il focus I giovani imprenditori investono in formazione a 360 gradi a cui hanno preso parte il presidente Gruppo Giovani di Federlegno, Nazzareno Mengoni, il vicepresidente della Piattaforma Tecnologica Tessile Abbigliamento, Massimo Marchi, e il presidente Gruppo Giovani di Federalimentari, Alessandro Squeri.

È seguito un confronto sul ruolo delle scuole medie inferiori tra il presidente della sezione tessile, moda e abbigliamento di Confindustria Taranto Salvatore Toma, il dirigente dell’istituto tecnico industriale statale di Bergamo Pietro Paleocapa Imerio Chiappa e il rappresentante della commissione formazione di Confindustria Toscana Francesca Fani. Il tema dell’alternanza scuola lavoro di qualità è stato affrontato dal responsabile del progetto Comon Shanti Rigamonti e dal presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Biella, Francesco Ferraris, e il presidente dell’Accademia della Moda di Napoli, Michele Lettieri, mentre dell’opportunità per la filiera tessile ne hanno discusso il vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assolombarda Marzia Maiorano, il formatore di chimica tessile, Dino Masso, e il responsabile della formazione di Acof, Sergio Scaltritti.

Il tema della formazione continua dei dipendenti e di come rinnovare le competenze in azienda è stato analizzato dal presidente della sezione tessile, moda e abbigliamento di Confindustria Varese, Pietro Sandroni, e dal direttore generale di Fondimpresa, Elvio Mauri. A coordinare i lavori la docente di Sustainable Fashion Management presso l’Università Bocconi, Francesca Romana Rinaldi, e il giornalista e consulente in corporate strategy Roberto Race.

«Come associazione - conclude Guffanti - dobbiamo rivolgerci alle giovani generazioni e mostrare loro le opportunità occupazionali e di crescita professionale offerte dall’industria del tessile. È un tema strategico per le nostre imprese e per i nostri distretti. Ogni imprenditore poi deve potenziare la formazione permanente propria e dei propri collaboratori per affrontare le sfide sempre nuove e più complesse dei mercati. Education e sinergia tra tutti gli attori che operano nel settore della moda rappresentano la priorità per il futuro del made in Italy».