Economia

Materie prime. Terre rare, la Svezia scopre il più ricco giacimento Ue

Paolo Pittaluga giovedì 12 gennaio 2023

Conterrebbe oltre un milione di tonnellate di metalli il maxi giacimento di terre rare (dall’inglese Ree, Rare Earth Elements) scoperto dal gruppo minerario Lkab nella regione di Kiruna, nell’estremo Nord della Svezia.

Dovrebbe trattarsi del più grande deposito conosciuto di terre rare in Europa. "Questo è il più grande deposito conosciuto di elementi di terre rare nella nostra parte del mondo, e potrebbe diventare un importante tassello per la produzione delle materie prime critiche assolutamente cruciali per la transizione verde", ha sottolineato l'amministratore delegato del Gruppo, Jan Mostrom, in un comunicato stampa.

Una scoperta importante in un momento in cui l’Europa si interroga su come superare la dipendenza in materia di metalli, in particolare dalla Cina, che è il maggior produttore. Questi minerali vengono utilizzati soprattutto per le batterie dei veicoli elettrici e le turbine delle pale eoliche. Si tratta di materie prime essenziali per la transizione energetica, seppur in prospettiva il loro uso è destinato a ridursi con la sostituzione con altri materiali meno costosi e più accessibili.

Disprosio, neodimio, cerio, olmio, praseodimio, metalli poco conosciuti eppure essenziali. Sono fondamentali per l’industria tecnologica ed elettronica, in particolare per smartphone, computer, tablet, macchine elettriche e turbine eoliche. Ciascuno di loro ha uno specifico utilizzo: dall’europio presente negli schermi televisivi, al cerio per lucidare il vetro fino al lantanio utilizzato per i catalizzatori nei motori a benzina. Grazie alle loro particolari caratteristiche fisico-chimiche, risultano di fondamentale importanza nella componentistica di altissima tecnologia. Infatti li ritroviamo in un drone, in una turbina eolica, in un hard disk, nel motore di un’auto elettrica, nell’obiettivo di un telescopio e in un caccia da combattimento.