Economia

Cgia Mestre. Bollette gas e luce più care per famiglie e imprese

Redazione Economia sabato 23 febbraio 2019

Nel 2018 le principali tariffe pubbliche hanno continuato ad aumentare secondo la Cgia di Mestre che denuncia in particolare l'impatto economico negativo per famiglie e imprese, in particolar per le bollette di luce e gas. Ad eccezione dei servizi telefonici (-0,6%) e dei trasporti ferroviari (-1,7%), tutte le altre hanno subito dei rincari. Il dato emerge dall'esame svolto dall'Ufficio studi su 10 forniture di servizi. In particolar modo, sono aumentati il gas (+5,7%), l'energia elettrica (+4,5) e l'acqua (+4,3). Più contenuto l'aumento registrato dai servizi postali (+2,7%), dai pedaggi/parchimetri (+2,1%), dai trasporti urbani (+1,6%). Sono cresciute al di sotto dell'inflazione (+1,2%), invece, le tariffe dei taxi (+0,7%) e dei rifiuti (+0,4%). La buona notizia è che si tratta di aumenti più contenuti rispetto agli ultimi anni. Se il costo della vita tra il 2008 e il 2018 è cresciuto del 12,5%, l'acqua ha segnato +88,6%, i servizi postali +49,4%, i pedaggi +38,3% e i rifiuti +36,1%. Solo i servizi telefonici hanno subito una contrazione di prezzo (-9,3%).

"L'aumento del costo del gas naturale registrato nell'ultimo anno - commenta il coordinatore dell'Ufficio studi, Paolo Zabeo - ha sicuramente riacceso i prezzi di una parte delle principali tariffe pubbliche. Non va nemmeno dimenticato che il blocco delle tasse locali imposto dal Governo Renzi dal 2016 ha spinto molte amministrazioni locali a far cassa con le proprie multiutility, attraverso il ritocco all'insù delle tariffe amministrate. impatto economico moltonegativo su famiglie e imprese, in particolar modo per fronteggiare le spese di luce e gas, che da sempre sono le bollette più salate". Per quanto concerne la tariffa dell'acqua, la Cgia precisa che il prezzo medio al metro cubo a Roma, pari a 1,78 euro, è nettamente inferiore a quasi tutte le tariffe medie applicate nelle principali capitali europee. Se compariamo il peso delle nostre tariffe con quello degli altri paesi europei, il risultato che emerge presenta luci e ombre. Il prezzo dell'energia elettrica per una famiglia vede l'Italia al sesto posto, con un risparmio rispetto al dato medio dell'area euro pari al 5,9%. Per le Pmi invece le cose vanno peggio: solo la Germania nell'eurozona presenta delle tariffe più "salate"; rispetto alla media dei Paesi che utilizzano la moneta unica, il costo medio dell'energia elettrica in Italia è superiore del 19,3%. Per il gas, invece, il costo medio che grava su una famiglia italiana è il terzo nell'eurozona. Rispetto alla media dell'Area Euro paghiamo il 7,9% in più. Le nostre Pmi, infine, pagano il gas il 13,1% in più rispetto alla media.