Economia

La proposta. Stage e apprendistato per favorire l'occupazione dei giovani

giovedì 10 ottobre 2013
"Condividiamo pienamente quanto chiesto dal ministro Giovannini in occasione del Youth Garantee alle imprese ovvero di impegnarsi nell’offrire posizioni di stage. I 100mila stage offerti dalle imprese favorirebbero tra i 30 e i 40mila posti di lavoro in più per i giovani. A conferma di ciò i nostri dati che indicano una trasformazione in occupazione degli stage (5-7 mila stage promossi sul territorio nazionale), tra il 35 e il 40% dei tirocini attivati". Lo ha dichiarato Marina Verderajme, presidente di Actl – Sportello Stage, il principale ente promotore di stage sul territorio nazionale che attraverso il portale www.sportellostage.it gestisce per le aziende stage e apprendistato.I dati dell’ultimo semestre 2013 dicono anzi che, se si incentiva la sinergia tra stage e apprendistato i numeri di posti di lavoro generati potrebbero crescere ancora di più: sempre dai nostri dati emerge che se nel 2011 il 21,9% dei tirocinanti che proseguiva la loro esperienza in azienda veniva inserito con un contratto di apprendistato, questo dato salito al 23,7 nel 2012 è arrivato al 32,7% nel primo semestre 2013 (a “svantaggio” del numero di collaborazioni post tirocinio).” “La nostra proposta al ministro Giovannini - continua Marina Verderajme - è dunque di destinare i fondi europei della Garanzia Lavoro a quelle aziende che a fronte dell’attivazione di stage e la trasformazione di una percentuale di questi in apprendistato ricevano incentivi e agevolazioni fiscali o contributi".I dati del primo semestre 2013Il 38,3% dei giovani inseriti in stage, viene assunto al termine del tirocinio in azienda. Nella fattispecie il 39,4% con un contratto a tempo determinato, il 32,7% con un contratto di apprendistato, il 10,6% con un contratto a tempo indeterminato, la restante percentuale con rapporti di collaborazione. È quanto emerge dalle indagini realizzate da Actl – Sportello Stage sugli stage promossi nel primo semestre 2013.