Economia

MERCATI. Spread ai minimi ma debito al top

lunedì 12 agosto 2013
Dopo aver aperto ai livelli della chiusura della scorsa settimana, 250 punti base, il differenziale fra i rendimenti dei decennali benchmark italiano e tedesco aggiorna i minimi dal 22 luglio 2011 e scende in area 248 punti base, a 247,7 punti base, al minimo dei due anni. Dopo un'apertura in lieve rialzo a 4,190%, il tasso del decennale italiano si riallinea invece al finale di seduta di venerdì per rendere 4,184%. Il fatto che sul segmento medio-lungo l'Italia starà ferma in agosto in termini di emissioni, dovrebbe contribuire secondo gli esperti a garantire un ulteriore margine di restringimento per il differenziale fra i rendimenti dei decennali benchmark italiano e tedesco, anche alla luce del fatto che la Germania questa settimana si attiverà sul primario con l'offerta di quattro miliardi di titoli a dieci anni.Intanto il Tesoro ha venduto tutti i 7,5 miliardi di euro di Bot a un anno con rendimenti in lieve calo. Il tasso medio è sceso all'1,053% dall'1,078% dell'asta di luglio. La domanda è stata pari a 1,49 volte l'importo offerto, in leggera discesa da 1,56 volte del collocamento precedente.Lieve aumento, invece, e nuovo record del debito a giugno, aumentato di 0,6 miliardi di euro su maggio, a 2.075,1 miliardi. L'aumento è dovuto all'incremento (13,9 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro che ha più che compensato l'avanzo della P.A (13,5 miliardi). A fine del mese le disponibilità liquide del Tesoro hanno raggiunto 76,3 miliardi, contro 46,1 a giugno del 2012.​ È quanto si legge nel supplemento di Bankitalia Finanza pubblica, fabbisogno e debito. "Nel mese di giugno - si legge nella nota di Banca d'Italia - le entrate tributarie sono state pari a 46,3 miliardi, in aumento del 21,5 per cento (8,2 miliardi) rispetto a quelle dello stesso mese del 2012 (38,1 miliardi). Nei primi sei mesi dell'anno l'incremento del debito (86,5 miliardi) riflette il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (44,5 miliardi) e l'aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (41,9 miliardi)", spiega la nota."Sul fabbisogno ha inciso per 8,2 miliardi il sostegno ai Paesi dell'area dell'euro in difficoltà (comprendente la quota dicompetenza dell'Italia dei prestiti erogati dall'European Financial Stability Facility - EFSF - pari a 5,3 miliardi e il versamento effettuato in aprile della terza tranche per la sottoscrizione del capitale dell'European Stability Mechanism - ESM - per 2,9 miliardi). Tale sostegno complessivamente ha raggiunto 50,8 miliardi".