Economia

Non solo in caso di neve. Pneumatici invernali, la scelta logica e sicura

venerdì 25 ottobre 2013
Frenare con un'efficacia del 122 per cento superiore. È solo uno dei risultati emersi dalle prove strumentali e su strada durante i test "Pneumatici Sotto Controllo". Con le prove, effettuate sulle strade innevate dello Stelvio, l'associazione produttori pneumatici Assogomma, in accordo con Federpneus, l'associazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici, vuol dimostrare l'indubitabile efficacia del pneumatico invernale in aree in cui la temperatura è pari a 7 gradi o inferiore. Dalle prove dell'evento 2013 è emerso un dato sopra a tutti: in ogni condizione dell'inverno, la migliore soluzione si rivela il montaggio di quattro pneumatici invernali.
 
I test hanno permesso, tra l'altro, di toccare con mano la validità dei dati teorici. Nel corso delle prove sono state messe a confronto vetture a trazione posteriore e anteriore, due Toyota RAV 4 a trazione integrale. Inquest'ultimo caso, tra l'altro, è emersa chiara la dimostrazione che le sole 4 ruote motrici possono fare poco se non supportate dal pneumatico invernale. A disposizione dei tester c'erano anche due maxi-berline sportive Jaguar XF, a trazione posteriore per dimostrare che anche la grande supersportiva, se equipaggiata con pneumatici invernali, è in grado di muoversi agevolmente sulle strade innevate.
 
Come afferma il direttore di Assogomma, Fabio Bortolotti, "gli invernali danno sicurezza in tutta la stagione fredda e, in caso di neve, non richiedono il montaggio di catene. Un condensato di sicurezza, praticità e comfort”. Da quest’anno chi emana le ordinanze "deve rispettare la Direttiva Ministeriale che prevede periodi di vigenza e contenuti omogenei su tutto il territorio nazionale. A fronte di un prezzo sostanzialmente paragonabile tra pneumatici estivi ed invernali, ci si rende conto che se si montano dei pneumatici invernali quelli estivi sono “a riposo” e quindi non si consumano. Il doppio treno non è pertanto da considerarsi una spesa aggiuntiva”.
La gamma di pneumatici utilizzati per i test ha spaziato dalle gomme invernali standard alle gomme estive, fino ai pneumatici sperimentali con mescola invernale, con battistrada estivo e viceversa. Lo svolgersi dei test ha anche dimostrato che la  superiorità del pneumatico invernale è data da due elementi basilari: la mescola, ovvero il composto di materiali con cui è costruito il pneumatico, e il battistrada con disegno a lamelle.Al termine delle prove, i dati strumentali ottenuti con ilsupporto del "Drift Box" hanno permesso di stabilire che la mescola è un elemento basilare nelle prestazioni di un pneumatico invernale. Il "Drift Box" è lo strumento satellitare di precisione che permette di valutare in tempo reale, e con precisione millimetrica, le differenze di prestazione tra diverse tipologie di pneumatici, garantendo così l'esattezza dei dati. Le prove effettuate a parità di vettura con pneumatici invernali nuovi e pneumatici estivi nuovi, hanno ancora una voltadimostrato la maggiore efficacia dell'invernale in ermini di aderenza, trazione, efficacia in curva, frenata e ripartenza in salita.
 
Le prove su uno dei tratti più difficili del passo dello Stelvio, con temperature prossime a zero gradi, hanno ancora una volta dimostrato che l'equipaggiamento invernale assicura guidabilità in sicurezza in tutte le condizioni di fondo stradale, mentre  il test effettuato con il pneumatico estivo ha evidenziato vistosi limiti di aderenza, soprattutto nelle prove in discesa dove è importante poter contare su una sicura aderenza. L'efficacia vincente del pneumatico invernale è dimostrata persino nella particolare prova tra due auto, laprima con pneumatici estivi nuovi e l'altra con invernali, ma usurati e con soli 2,5 mm di battistrada. Anche in questo caso la superiorità del pneumatico invernale è emersa prepotente nelle prove di spunto in accelerazione e di partenza da fermo in salita, punti dolenti per molti guidatori che si trovano transitare in zone innevate o ghiacciate.