Economia

ROMA. Fiat, Scajola avverte: «Tenere 5 impianti in Italia»

martedì 19 maggio 2009
"Per il governo è inderogabile il mantenimento di cinque stabilimenti in Italia". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, in merito alla trattativa Fiat-Opel. "Alla fine della trattativa tra Fiat e Opel, che «ci auguriamo positiva, perché se Fiat cresce all'estero cresce anche l'Italia - ha aggiunto Scajola -. ci sarà un incontro per definire e ascoltare il piano industriale".Intanto l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, dopo aver incontrato a Francoforte i vertici dei metalmeccanici tedeschi, in un'intervista a Bloomberg tv fa sapere che l'offerta del Lingotto per Opel non sarà cash e che gli asset che Fiat offre valgono molto di più dei contanti. "Quello che possiamo offrire a Opel - dice Marchionne al termine del suo incontro con Berthold Huber, numero uno dell'Ig Metal - è molto. Possiamo offrire numerosi asset che producono liquidità, il che è come o addirittura meglio che offrire contanti. I soldi finiscono, mentre le attività che producono soldi non finiscono". Huber definisce "aperto" il colloquio con Marchionne, anche se aggiunge che la Fiat "non ha potuto eliminare le preoccupazioni sulla sovrapposizione dei modelli" e si è poi detto "disponibile" a incontrare altri investitori pronti a puntare su Opel.Il governo tedesco si attende che entro domani pervengano almeno tre offerte per rilevare Opel. È quanto scrive oggi il quotidiano Bild, secondo il quale oltre alle offerte di Fiat e Magna è probabile anche la presentazione di un piano del gruppo di investitori americano Ripplewood, che agisce in Europa tramite l'affiliata Rjh International, con sede a Bruxelles. Angela Merkel ha poi convocato per domani un vertice governativo ristretto su Opel per stabilire il percorso da seguire. Lo rivela il quotidiano economico Financial Times Deutschland, secondo il quale al termine della tradizionale seduta del consiglio dei ministri del mercoledì il cancelliere riunirà intorno ad un tavolo il vice cancelliere e ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier (Spd), il ministro dell'Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), il ministro delle Finanze Peer Steinbrueck (Spd) ed il suo collega del Lavoro, Olaf Scholz (Spd).Nella serata di domani è previsto anche un altro vertice dei sottosegretari degli stessi dicasteri. Domani scade il termine ultimo per la presentazione delle offerte per rilevare la casa di Ruesselsheim.