Economia

Sapi. Un modello di economia circolare nel settore della stampa digitale

Redazione Romana sabato 7 novembre 2020

L'economia circolare passa anche dalla rigenerazione delle cartucce

Sapi è un’azienda italiana che dal 1993 rigenera cartucce toner per la stampa laser e stampanti e copiatrici digitali, ri-producendo i consumabili esausti che altrimenti sarebbero avviati allo smaltimento. Negli anni il Gruppo è cresciuto arrivando a offrire oggi un vero e proprio modello di economia circolare applicato al settore della stampa digitale. Con Sapi Service, costituita nel 2009, l’azienda assicura ai clienti la gestione e la manutenzione personalizzate delle stampanti in uso per prolungarne la vita utile e la funzionalità. Con Bepro Italia, a partire dal 2014, riacquista e commercializza attraverso una piattaforma di e-commerce consumabili originali inutilizzati per stampanti e copiatori.

Oggi Sapi, impresa italiana del settore printing e tra i primi produttori a livello mondiale, è riuscita a creare un modello alternativo di consumo basato sul recupero e riutilizzo dei consumabili e sull’allungamento della vita utile degli strumenti di stampa. Quello che prima era considerato un rifiuto speciale da smaltire diventa la base per la creazione di prodotti e servizi sostenibili, circolari, intelligenti, senza spreco di materia ed energia.

L’innovazione è uno dei motori fondamentali della crescita e dell’attività di Sapi, che investendo da sempre in ricerca e sviluppo, si è dotata col tempo di una struttura interna con laboratori all’avanguardia e un team di tecnici specializzati che permettono di creare prodotti sicuri e certificati.

Con due stabilimenti presenti in Lombardia, valutati nel settore tra i migliori al mondo, e 15 linee produttive diverse, Sapi oggi produce fino a 30mila unità ricostruite al mese. È un’azienda profondamente radicata nella comunità e nel territorio in cui opera. Mantenere l’intera filiera produttiva in Italia ha significato da sempre per il Gruppo creare ricchezza, opportunità e lavoro in una logica di valorizzazione della comunità di cui fa parte. La scelta di essere made in Italy consente a Sapi di garantire la qualità certificata dei prodotti, di accorciare la filiera produttiva, con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale, di formare competenze innovative e di esercitare un impegno concreto nei confronti dell’ambiente e della salute dei consumatori e dei lavoratori. Sapi ha da sempre considerato il territorio la sua forza, tanto da impegnarsi socialmente a livello locale, organizzando eventi che coinvolgessero la popolazione e promuovendo iniziative di utilità sociale, a livello nazionale, collaborando con organizzazioni ambientaliste e internazionale, ha aderito in passato al programma dell’Onu United Nations Global Compact (Ungc) per la creazione di una economia globale più inclusiva e sostenibile.

Ogni anno in Italia circa 30 milioni di cartucce a getto d’inchiostro e dieci milioni di cartucce toner finiscono nelle discariche. Obiettivo di Sapi è creare lavoro e ricchezza sviluppando un nuovo modello di consumo alternativo ed ecosostenibile, grazie a prodotti che, a parità di performance certificata, coniugano qualità, vantaggio economico e rispetto per l’ambiente.

Guardando ai dati di consumo, se per produrre una cartuccia nuova servono circa 4 litri di petrolio, per ri-fabbricarne una si possono ottenere risparmi energetici fino all’80%, con conseguenti riduzioni delle emissioni di CO2 nell’atmosfera. Analogamente utilizzare una stampante ri-prodotta insieme ad un consumabile rigenerato permette risparmi dei costi economici che possono superare il 50%.

Un prodotto rigenerato costituisce una scelta eticamente corretta, fondata sul risparmio di materia e di energia, nel rispetto della salute umana, della conservazione delle specie animali e vegetali, dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio culturale e del lavoro.