Economia

Repas. Al via la campagna di assunzioni

martedì 12 settembre 2017

In occasione dei suoi 30 anni di attività, Repas Lunch Coupon, società italiana operante nel settore dei buoni pasto, presenta il proprio rebranding ideato per rinnovare e uniformare i propri servizi e affrontare con maggiore competitività le sfide del mercato. Il protagonista dell’evoluzione di Repas Lunch Coupon è il nuovo logo che si presenta in una veste moderna, ma in continuità con il passato. Ridisegnato con nuovi colori e font, il logo sarà visibile a partire dal 20 settembre su tutti i canali di comunicazione aziendale. Il rebranding non coinvolge solo il logo, ma interessa a 360 gradi tutta l’immagine di Repas che si propone sul mercato con un rinnovato posizionamento, rivolto con maggiore attenzione al mondo delle piccole e medie imprese italiane. Repas presenta infatti un’offerta di nuovi ticket e nuovi servizi legati ai propri buoni pasto espressamente pensati per potersi avvicinare alle esigenze di ciascuna azienda.

Con l’obiettivo di ampliare la propria presenza nel mercato delle piccole e medie imprese, Repas Lunch Coupon ha inoltre avviato una campagna di assunzioni di 30 nuovi agenti commerciali in tutta Italia.

«Con questa operazione di rebranding celebriamo una svolta importante nella nostra storia – ha sottolineato Giovanni Savinelli, responsabile finanziario di Repas –. Siamo una realtà tutta italiana che esiste dal 1987, in un mercato caratterizzato dalla presenza di grandi player stranieri. Il 2017 è l’anno giusto per fare un salto in avanti e proporci con più servizi e prodotti, sintetizzati in questa nuova immagine aziendale. Da semplice sostituto della mensa aziendale, il buono pasto è infatti diventato ormai un vero e proprio strumento di welfare per le aziende e i lavoratori, che sempre più lo apprezzano e lo richiedono. La nuova normativa entrata in vigore potrà ampliare ulteriormente l’uso del buono pasto in Italia. Ci auguriamo che in questo rinnovato contesto tutte le società del mercato riescano operare con le medesime possibilità e che non si creino condizioni svantaggiose soprattutto per i piccoli esercenti, essendo al momento ancora irrisolto il tema dei controlli sui nuovi limiti di cumulabilità».