Economia

SEGNALI POSITIVI. La Ue allontana la recessione «Ma la ripresa resta fragile»

mercoledì 14 agosto 2013
L'Europa mette la testa fuori dalla recessione. Secondo la stima flash di Eurostat, nel secondo trimestre 2013 il Pil cresce dello 0,3% sia nell'Eurozona sia nella Ue-27. Un valore superiore alle previsioni. È il primo dato positivo dopo sei trimestri consecutivi in calo. Analizzando i dati nazionali disponibili della Ue-27(assenti quelli di Grecia, Irlanda, Danimarca, Lussemburgo, Malta, Slovenia), solo sei paesi sono ancora in calo: -0,1% in Bulgaria, Spagna e Svezia, -0,2% in Italia e Olanda, -1,4% a Cipro. In Portogallo la crescita maggiore (+1,1%), seguito da Germania, Repubblica Ceca e Finlandia (+0,7%) e da Regno Unito e Lituania (+0,6%).Il commissario per gli Affari Economici Olli Rehn definisce "incoraggianti" i dati sul Pil Ue. Ci sono "timidi segnali di una crescita", spiega, che però "è ancora fragile". Rehn ricorda che i dati sono "in linea con le previsioni di primavera", ma guai cantar vittoria: "Nessun compiacimento. Non è giorno per autocelebrative dichiarazioni sulla fine della crisi".