Economia

I test. Consumi ed emissioni, il Gruppo PSA sempre più “trasparente”

Redazione Motori martedì 13 marzo 2018

Il Gruppo PSA (Peugeot-Citroen-DS-Opel) continua l'operazione “trasparenza” su emissioni e consumi in condizioni reali di utilizzo. Infatti il protocollo - sviluppato assieme alle Ong T&E e FNE e sotto la supervisione di Bureau Veritas - è stato esteso alle misure delle emissioni degli inquinanti (ossidi di azoto e particolato), e i dati relativi a 5 modelli (una Peugeot 208, due 308, una Citroen C3 e il nuovo DS7) evidenziano «risultati eccellenti». I valori di NOx, in effetti, sono fino a cinque volte inferiori al massimo fissato per il test Rde (real driving emissions): per la Peugeot 308 1.2 Puretech, ad esempio, il dato di ossido di azoto si attesta a 13 milligrammi per km contro un tetto di 90 grammi per il test Rde e di 60 grammi per il nuovo protocollo europeo WLTP. Quanto ai consumi reali vanno dai 5,7 litri per 100 km per la 308 1.5 BlueHDI fino ai 7,1 della DS7 BlueHDI 180.

Tali risultati - spiega il Gruppo - «confermano la performance delle tecnologie adottate e riflettono l'impegno assunto da PSA di lanciare, a partire dal 2017, ossia con 3 anni di anticipo, veicoli che rispettano il fattore di conformità RDE di 1,5, fissato dal
regolamento europeo nel 2020». Il protocollo di misura sarà esteso anche ai veicoli Opel nel 2018 e alle versioni ibride di PSA nel 2019. Quest'approccio è stato insignito del premio ECOBEST 2017. Una scelta, quella del Gruppo PSA, che fa seguito allo scandalo emissioni Volkswagen, il dieselgate esploso a settembre 2015 che ha avuto effetti devastanti per il settore automotive. Tanto da mettere in discussione anche il futuro delle vetture a gasolio. Secondo Gilles le Borgne, Direttore della Qualità e dell’Ingegneria di PSA, «gli ottimi risultati rilevati sui nostri primi veicoli dimostrano la pertinenza delle scelte tecnologiche operate dal Gruppo. Portiamo avanti questa politica di trasparenza nei confronti dei nostri clienti con quest’impegno, iniziato nel 2015, che continua a fare la differenza nel settore».