Economia

LA PROFESSIONE. All'ombra del dentista

Emanuela cavalca mercoledì 27 ottobre 2010
Un dente compromesso o da sostituire? Innanzi tutto bisogna ricorrere al medico dentista di fiducia che, prima di inserire una protesi, dovrà prendere le impronte del dente da sostituire. Sarà poi compito dell’odontotecnico basarsi sul modello fornito dal dentista e costruire una protesi. Dovrà avere una modellazione anatomicamente perfetta, il più possibile simile a quella di prima. L’odontotecnico è un tecnico specializzato che deve operare con tecnologie moderne, proprio per questo motivo si deve tenere aggiornato sull’evoluzione dei materiali. In Italia esistono circa 15mila laboratori odontotecnici per una popolazione di circa 57 milioni di persone. In Germania troviamo circa 5mila laboratori per una popolazione di circa 80 milioni. Negli anni Ottanta/Novanta la professione dell’odontotecnico era in forte ascesa: in quel periodo le iscrizioni alla scuola professionale per odontotecnici hanno avuto un balzo considerevole. Al contrario, oggi le iscrizioni sono in netta diminuzione. «Troviamo una netta sperequazione tra il numero degli studi dentistici e i laboratori odontotecnici – spiega Massimo Maculan, segretario Antlo, Associazione nazionale titolari di laboratori odontotecnici –. L’evoluzione tecnica e tecnologica della professione ha trasformato i laboratori da "piccole botteghe artigianali" in "studi tecnici". Così l’investimento personale è sempre maggiore, sia in termini economici, che di formazione scientifica. A questo aggiungiamo la mancanza di un sistema legislativo chiaro a favore della professione odontotecnica, visto che l’attuale risale al Regio Decreto del 1928». Ma in cosa consiste la professione dell’odontotecnico? «Non è solo tecnica, ma anche intellettuale, perché dietro ogni realizzazione di dispositivo medico vi è una lunga progettazione e un confronto dialettico con il dentista e il paziente», prosegue Maculan. Per affrontare questa professione occorre avere spirito d’osservazione e una buona abilità manuale, ma «anche un’ottima conoscenza sia dell’anatomia che della biomeccanica dell’apparato orale, le tecniche e le tecnologie per la realizzazione di dispositivi medici su misura nel rispetto dello stato dell’arte della professione odontotecnica». Proprio per le sue prerogative, secondo Maculan, è molto adatta a una donna: «Dovrà essere senz’altro precisa, ancora meglio se creativa e con interesse artistico. Non troveremo mai in un laboratorio un’esecuzione di un dente uguale a un altro, ogni elemento prodotto ha una propria personalità, perché l’odontotecnico cerca di imitare la natura». La riforma dell’istruzione prevede la possibilità di iscriversi a un istituto professionale, settore servizi, a indirizzo Servizi socio-sanitari-Articolazione odontotecnico. L’allievo deve affrontare un ciclo scolastico di cinque anni, che termina con l’esame di Stato. Per esercitare la professione d’odontotecnico, contemporaneamente alla maturità, è necessario conseguire la licenza d’abilitazione, che consiste in una prova pratica di laboratorio, una scritta e una orale. L’odontotecnico è una figura strategica, ma va rilevato che gli è vietato, anche in presenza del medico, operare a contatto con il paziente. La professione dell’odontotecnico sta assumendo una connotazione diversa, proprio per questo motivo è stato organizzato in Friuli Venezia Giulia un corso post diploma in Tecniche di progettazione prototipazione e trasformazione cad-cam nel settore odontotecnico. Un’iniziativa che nasce per dare una svolta alla formazione dell’odontotecnico, consentendo il passaggio dalla figura classica al moderno "odontomatico" che associa alle tradizionali modalità di lavorazione manuale, tipicamente artigianali, l’applicazione di procedure informatizzate e di competenze gestionali, utili per l’ottimizzazione dei risultati e più vicine ai modelli di produzione industriale. A testimoniare la necessità di rivedere la formazione degli odontotecnici, 17 laboratori odontotecnici di tutta la regione e del vicino Veneto hanno dato la disponibilità ad ospitare gli studenti in stage. Attualmente nella regione circa 30 aziende utilizzano i sistemi Cad-Cam e a queste se ne aggiungeranno a breve altre. Ci sono inoltre aziende che hanno introdotto la tecnologia, ma ancora non la sfruttano completamente, proprio per la mancanza di figure specializzate.Gli sbocchi professionali per il diplomato in odontotecnica sono l’attività autonoma, il lavoro dipendente presso laboratori privati o presso qualche raro caso di strutture pubbliche. «Un’attività in proprio implica un investimento economico molto elevato, se si vuole attrezzare un laboratorio che possa produrre tutto quello che è il palinsesto dei dispositivi medici su misura dentali. Oltre alla attrezzatura, va tenuto conto il costo per una formazione permanente che dovrà affrontare. Un odontotecnico al passo con i tempi non non potrà mai dire: ho finito di studiare», conclude Maculan.