Economia

Premio Affinita. Bando europeo sull'automotive

Redazione Romana sabato 14 aprile 2018

Sono tre gli studenti vincitori della prima edizione del Premio Angelo Affinita, indetto da Sapa Group, leader industriale nella componentistica e applicazioni per l’automotive, con il patrocinio della Fondazione Angelo Affinita, che ha assegnato tre premi a tesi di laurea, dottorato di ricerca o progetto di ricerca ai migliori laureati e dottorati delle Università europee, per discipline tecniche attinenti al settore Automotive.

Si tratta di: Flippo Camisani, dell’Università degli studi di Brescia, terzo classificato con la tesi Generazione di dati di resistenza a frattura di materiali compositi a matrice polimerica termoplastica per il settore Automotive; Rossella Arrigo, dell’Università degli studi di Palermo, seconda classificata con la tesi Nanocompositi a base polimerica ad elevate prestazioni: funzionalizzazione e immobilizzazione di nanostrutture; Paolo Vecchione, dell’Università degli studi di Napoli Federico II, primo classificato con la tesi Laminati compositi autorinforzati a base di poliammidi.

I tre giovani studenti, vincitori delle borse di studio da 10mila, 7mila e 5mila euro, sono stati premiati nel corso di una cerimonia che si è tenuta nell’Aula Magna Massimilla dell’Università degli studi di Napoli Federico II, in Piazzale Tecchio a Napoli.

Il Premio Angelo Affinita Edizione 2017, in particolare, è un bando di concorso europeo con cadenza annuale che ha coinvolto quasi 2.500 professori e rettori, scelti fra le 70 Università più prestigiose d’Europa. Oltre 220mila persone il bacino di studenti cui il premio è stato rivolto, con ben 150 professori che hanno scelto di aderire alla call to action.

I giovani premiati sono stati scelti, dopo mesi di attenta e accurata selezione fra oltre 100 candidature, dal Comitato Scientifico del Premio Angelo Affinita, composto dal presidente Luigi Nicolais (ex presidente del Cnr), da tre docenti universitari e da tre tecnici esperti designati da Sapa, oltre a due esperti indipendenti, nominati dalla Fondazione Angelo Affinita.

Nel corso della premiazione sono intervenuti professori e ingegneri che hanno discusso della ricerca e dell’importanza di avvicinare l’approccio teorico universitario con quello pratico delle aziende.

«Nel Dna aziendale e della Fondazione – spiega Giovanni Affinita, membro del Consiglio di amministrazione di Sapa e della Fondazione Angelo Affinita – c’è la mission di investire e puntare con forza su giovani e mondo accademico, sull’innovazione tecnologica e sulla collaborazione tra azienda e università, il vero cuore pulsante di ogni economia di uno Stato solido. Siamo rimasti positivamente colpiti dalla risposta entusiastica che il bando del Premio Angelo Affinita ha ricevuto nelle migliori università europee. Siamo perciò pronti a replicare l’iniziativa».

Una seconda edizione del premio è già in elaborazione. Il bando sarà più strutturato e farà tesoro dell’esperienza maturata durante questa prima edizione e del successo ottenuto in termini di partecipazione. Innanzitutto, si sta ragionando sull’ipotesi di finanziare direttamente progetti di ricerca e di dottorato su base triennale, in quanto «ci siamo resi conto – continua Affinita - che investire sull’intero percorso di studi può rappresentare per i giovani partecipanti uno stimolo maggiore, ma anche la grande opportunità di vedere il proprio progetto realizzato. Dall’altra parte stiamo ipotizzando di far lavorare gli studenti in gruppo, quindi non più premiando singoli giovani, ma interi progetti di ricerca elaborati in team. Sarebbe un modo per inculcare agli studenti l’approccio al lavoro di squadra e al confronto».

Altro aspetto in corso di valutazione è di realizzare una competizione tra Università, mettendo in gara gli Atenei più innovativi a livello europeo. «Questo approccio è in linea con la mission che da sempre caratterizza Sapa e la Fondazione Angelo Affinita, proprio per gli elementi di forte competitività che caratterizzano il nostro settore: creare sinergie e collaborazioni proficue tra il modo dell’impresa e quello dell’Università, partendo dai giovani», conclude Affinita.