Economia

FIAT. Pomigliano, si fa strada l'ipotesi di una "new company"

sabato 10 luglio 2010
È sempre al lavoro il pool di legali ed esperti che cerca di individuare, con i manager della Fiat, gli strumenti giuridici per garantire l'applicazione dell'accordo per produrre la Nuova Panda a Pomigliano. Un'analisi avviata all'indomani dell'intesa del 15 giugno, non sottoscritta dalla Fiom e proseguita in questi giorni. Una delle ipotesi all'esame è la costituzione di una newco, una società che riassumerebbe con un nuovo contratto i lavoratori di Pomigliano disponibili ad accettare le condizioni poste dall'accordo. Allo studio ci sono tuttavia anche altre possibilità che i legali ai quali la Fiat si è rivolta stanno vagliando. ANGELETTI (FIOM): APPLICHEREMO L'ACCORDO«Che la Fiom lo firmi o no, applicheremo l'accordo. Vinceremo la sfida e Pomigliano sarà una grande fabbrica di auto». Il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, ribadisce la sua soddisfazione per il via libera della Fiat all'investimento per la nuova Panda nella fabbrica campana e non ha dubbi sul fatto che l'intesa raggiunta con l'azienda venga attuata. «La Fiom deve prima firmare il contratto nazionale, poi può dire che vuole difenderlo», attacca subito Angeletti. E insiste: «Dopo l'accordo separato per la riforma del sistema contrattuale, molti si sono chiesti se si potesse applicare senza la Cgil. Il risultato è che la sua applicazione c'è stata anche con la firma di molti segretari di categoria della Cgil. Per Pomigliano accadrà la stessa cosa. Se lo firmano sarà meglio per loro, ma non ci sono problemi».Il segretario generale della Uil dice di non avere mai temuto, dopo l'accordo del 15 giugno, che la Panda non arrivasse a Pomigliano: «Non ho mai conosciuto un imprenditore che viene meno alla parola data, la cosa più importante per lui è la credibilità». «Dimostreremo – conclude Angeletti – che a Napoli si possono fare auto competitive. I lavoratori parteciperanno a questa grande sfida».