Economia

Botta e risposta. Polemiche tra sindacato e Renzi

lunedì 10 marzo 2014
Nuove bordate del segretario della Cgil contro il premier Matteo Renzi che, ha detto Susanna Camusso a Bari,  "mi è parso disattento al fatto che c'è una parte del Paese che ha pagato un prezzo altissimo durante questa crisi, che ha più volte cercato di invertire le politiche economiche proprio perché la crisi non continuasse a precipitare'', una parte di Paese che attende ''una svolta''. Renzi - secondo Camusso - ''deve sapere che quella parte del Paese e quella parte del mondo del lavoro e delle pensioni sta guardando ai suoi tanti annunci e alle coerenze che poi ci saranno tra gli annunci che fa e l'idea di avere una effettiva svolta di politica economica". E ancora "Renzi deve sapere che se risposte ai lavoratori non arrivano o se si tolgono risorse e si riduce la coperta degli ammortizzatori ci sarà un problema di risposta al mondo del lavoro". "Capisco che Renzi abbia una visione calcistica ma il mondo non è fatto di derby. Il tema è a chi vuoi dare delle risposte", ha detto ancora Camusso riferendosi alle dichiarazioni fatte ieri dal premier sulla posizione dei sindacati e di Confindustria su Irpef e Irap.Già ieri la Cgil era passata al contrattacco con il direttivo di Corso d'Italia che aveva fatto sapere che se il governo non darà le risposte necessarie per affrontare l'emergenza occupazione e far fronte alle esigenze dei lavoratori, il sindacato è pronto alla mobilitazione e non esclude anche il ricorso all'arma dello sciopero.Intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, Renzi prima ha scelto l'arma dell'ironia: "Se la Camusso ha detto che ho il culto della personalità sarebbe la cosa più carina che ha detto su di me negli ultimi anni" - e poi entra nel merito. Nega di voler rompere con le sigle: "Io sono insieme ai sindacati, ad esempio non condivido tutto quello che dice Landini, ma ogni volta che ci parlo imparo qualcosa". Però, sottolinea, "quando chiediamo a tutti di fare un sacrificio, dobbiamo anche dire ai sindacati che devono iniziare a mettere online anche loro tutte le spese che fanno". "Ascoltiamo Confindustria, ascoltiamo i sindacati. Noi ascoltiamo tutti, ma cosa dobbiamo fare lo sappiamo: lo faremo non pensando alle associazioni di categoria ma alle famiglie e alle imprese". Poi la bordata conclusiva: "Avremo i sindacati contro, ce ne faremo una ragione".Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, invece, il premier "farebbe bene a non stare sopra le righe", dice il leader della Cisl, Raffaele Bonanni: "A me non piace questa ruggine oramai chiara che c'è tra lui e la Cgil perché non porterà a nulla di buono, né per il Governo, né per il sindacato, né per il Paese", aggiunge. Un incontro sindacati-governo? "Gli incontri si fanno quando possono servire ma con una posizione così inusuale e sbagliata del presidente del Consiglio , è meglio aspettare", ha risposto Bonanni. Sul taglio delle tasse il premier, aggiunge il segretario generale del sindacato di via Po, "è stato costretto a fare ciò che ha detto il sindacato e quindi deve mettersi contro il sindacato per rabbonire alcuni ambienti che gli chiedono invece differenti posizioni e differenti decisioni".Infine, il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, chiede che "Renzi sia più attento non alle dinamiche interne alla Cgil, ma a quello che fa il Governo", sollecitando un maggior coinvolgimento dei lavoratori. "Se la scelta del governo è quella di ridurre l'Irpef per i redditi più bassi è giusta, è una richiesta sindacale da tempo". Sulla lettera, ha precisato Landini, "non ho avuto ancora risposta dal governo, noi abbiamo avanzato delle proposte, spero sia possibile confrontarci". Su eventuali possibili azioni di protesta Landini ha spiegato che "dipende dalle azioni che il governo metterà in campo, il 21 marzo abbiamo convocato un'assemblea dei metalmeccanici per confrontarci e decidere". "Se il premier non farà quello che chiediamo, ce ne faremo una ragione, noi sfidiamo il governo, che ha detto che vuole cambiare: sono anni che chiediamo un cambiamento e pensiamo che non ci sia più tempo, lo sfidiamo sui contenuti".